28 Marzo 2024 09:47

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28 Marzo 2024 09:47

Sanremo 2019: quinta e ultima serata. La vittoria di Mahmood, le lacrime di Elisa e i fischi dell’Ariston per la classifica/Ecco come è andata

In breve: Ecco come è andata la quinta serata del 69° Festival di Sanremo.

Inaspettatamente, quanto per il pubblico tanto per lo stesso vincitore, a trionfare al 69° Festival di Sanremo è stato Mahmood, al secolo Alessandro Mahmoud, 27enne milanese, con la canzone “Soldi”, già vincitore di Sanremo Giovani 2019.

La sua vittoria è segno di attenzione verso nuovi modi di fare musica e verso l’originalità, che Mahmood ha dimostrato davanti a milioni di italiani.

A contendersi il primo posto sul podio, c’erano Ultimo e Il Volo. Fuori dal podio, Loredana Bertè, che ha ricevuto una forte solidarietà dal pubblico.

Sanremo 2019: la cronaca della quinta serata

“È stato un viaggio appassionante – così apre la kermesse il direttore artistico, dopo l’esibizione con il corpo di ballo sulle note di “Adesso la Pubblicità” Non so chi vincerà questa serata, ma sicuramente ha vinto la musica e la speranza di tutti i giovani artisti”. 

Daniele Silvestri con “Argentovivo”

Tocca a lui, insieme al rapper Rancore, aprire la serata, con i lati positivi e negativi del caso.

“E mi ripetono sempre che devo darmi da fare – canta SilvestriPerché alla fine si esce e non saprei dove andare”.

Anna Tatangelo con “Le nostre anime di notte”

Perfetta, come sempre, per la prima volta la Tatangelo lascia intravedere la sua debolezza, esitando sul finale. Ma è proprio questa la sua migliore esibizione durante il Festival.

La sua esitazione fa irrompere sul palco Bisio prima del previsto, il quale, quando si rende conto dell’errore, si butta per terra.

Ghemon con “Rose viola”

Con una collezione di giacche che fa invidia, Ghemon fa sentire la sua originalità. Forse, però, è il brano a non rendergli giustizia del tutto.

Negrita con “I ragazzi stanno bene”

“Non ascoltano i consigli e hanno il fuoco nelle vene – cantano Che cos’è libertà? Io credo: è non avere più paura”.

Ultimo con “I tuoi particolari”

Ovazione del pubblico per il giovanissimo artista che canta ogni volta come se fosse la prima. “Se solamente Dio inventasse delle nuove parole, potrei scrivere per te canzoni d’amore”.

Nek con “Mi farò trovare pronto”

 “Sono pronto sono pronto, a non esser pronto mai”.

Uno spettacolo “vecchio stile” ombrelli in mano, con tanto di acqua sul palco, che “inonda” Bisio.

Sanremo 2019: ospiti Eros Ramazzotti e Luis Fonsi

Ramazzotti è un’istituzione, specialmente sulle note di “Adesso tu” che fa cantare all’unisono tutto il pubblico.

Nonostante qualche problema di audio agli auricolari, Eros porta sul palco un sapore latino che mancava quest’anno, insieme a Luis Fonsi.

Loredana Bertè con “Cosa ti aspetti da me?”

Niente da fare, il suo pezzo è esplosivo, lei è esplosiva. Non si può resistere dall’urlare a squarciagola: “Che cosa vuoi da me, cosa ti aspetti tu da me?”. Due volte su due, ecco il bacio Baglioni-Bertè.

Francesco Renga con “Aspetto che torni”

Per reggere al paragone con l’energia della Bertè, Renga doveva inventarsi qualcosa. Così coinvolge una ragazza del pubblico, con qualche incertezza.

Mahmood con “Soldi”

Il pubblico, fremente per la partenza della hit, quando non sente la voce di Mahmood, per un problema tecnico al microfono, si ribella. Buona la seconda. Mahmood è la vera rivelazione del Festival.

“È difficile stare al mondo quando si perde l’orgoglio”.

Ex Otago con “Solo una canzone”

Con un look total white ecco comparire gli Ex Otago. Il gruppo genovese aveva l’obiettivo di farsi conoscere al grande pubblico attraverso Sanremo, risultato raggiunto. Forse in quest’ultima esibizione ha giocato un po’ l’emozione. Tutti si chiedono questa volta come finirà la loro esibizione. Tre abbracci sono la risposta.

Il Volo con “Musica che resta”

Come di consueto, esibizione de Il Volo classica ma efficace per il pubblico in sala e a casa.

Medley di Virgina Raffaele

Malika Ayane, Patty Pravo, Giusy Ferreri, Fiorella Mannoia e Ornella Vanoni, tutte in un’unica persona. Aspettiamo tutti questo momento dall’inizio del Festival e finalmente la Raffaele ci accontenta con un medley di imitazioni. Per questioni organizzative-tempistiche mancano trucco e parrucco, ma lei non ne ha bisogno. “Però gratis mai più eh?”, è la frase finale, in onore della Vanoni. Standing ovation meritata.

Paula Turci con “L’ultimo ostacolo”

Mozzafiato lei e la sua voce. Dopo la spiegazione in conferenza stampa dell’acuto volutamente sforzato, tutto il pezzo acquisisce un altro significato.

“Riusciremo a respirare, nel diluvio universale”.

The Zen Circus con “L’amore è una dittatura”

“Esistere è giusto un momento – cantano –Chi vive nel tempo muore contento”. La loro spinta energica è un vero toccasana.

Patty Pravo con Briga con “Un po’ come la vita”

Impossibile che la presentazione della ragazza del Piper vada liscia. Anche stasera la sua entrata è uno strappo di regole unico, ma lei può. Briga sempre un po’ in disparte, ma in realtà questo Festival sarà probabilmente il suo trampolino.

Sanremo 2019: ospite Elisa

Un’emozionata Elisa fa commuovere tutto l’Ariston con la sua inconfondibile voce.

Arisa con “Mi sento Bene”

Ogni volta che si ascolta, la canzone diventa sempre più bella. A causa della febbre, la voce gioca un brutto scherzo ad Arisa, ma anche con l’ultimo filo di voce, la cantante non molla e arriva in fondo.

Irama con “La ragazza con il cuore di latta”

Occhi lucidi, stile unico, ogni volta è un tuffo in un mondo a parte.

Achille Lauro con “Rolls Royce”

La carica delle polemiche per il presunto plagio fa esplodere Achille sul palco con ancora più grinta.

Nino D’Angelo e Livio Cori con “Un’altra luce”

Omaggio a Napoli di tutto rispetto, ma sicuramente Livio Cori brillerà di più quando percorrerà la sua strada.

Federica Carta e Shade con “Senza farlo apposta”

Il ritornello fa impazzire i giovanissimi, ma è forse lontano dalla possibilità di essere ricordato a lungo.

Simone Cristicchi con “Abbi cura di me”

Una canzone-poesia, forse un po’ banale a tratti, ma che sicuramente sa raccogliere tantissimi applausi.

Enrico Nigiotti con “Nonno Hollywood”

Un pezzo che esce direttamente dal cuore, si vede e si sente. L’intensità si concentra tutta nel ritornello, che tocca corde profonde. Nigiotti si fa vedere teso per aver cantato sempre in tarda serata.

“Mi mancano i tuoi fischi mentre stai a pisciare, mi manca la Livorno che sai raccontare, stasera chiudo gli occhi ma non dormirò”.

Boomdabash con “Per un milione”

Insieme agli Ex Otago, sono una bellissima scoperta di questo Festival. Prepariamoci per questa estate.

Einar con “Parole nuove”

Un brano che sicuramente non rende giustizia alla profondità e sensibilità del giovane Einar.

Motta con “Dov’è l’Italia?”

Conclude la kermesse Motta, dopo la vittoria e i fischi di ieri, sempre a testa alta. Nonostante l’influenza, è magico e il palco se lo mangia.

Stop alle prime votazioni

Il Festival sta giungendo davvero al termine. Con il termine delle esibizioni, si chiude la prima tranche del televoto, che determinerà (al 50%, insieme al 30% della Sala Stampa e al 20% della Giuria d’Onore) la classifica dal 24° al 4° artista, lasciando quindi fuori i primi tre per una seconda tranche di votazioni.

Nel frattempo, non può mancare un duetto di Baglioni con Virginia Raffaele stelle note di Breve Amore.

La classifica dal 24° al 4° posto: l’Ariston protesta

Il pubblico protesta fin dal primo nome, come succede spesso, ma l’apice si raggiunge con il quarto posto di Loredana Bertè. Non riuscendo più a calmare gli animi, Claudio Bisio prende posizione e urla: “Il teatro Ariston questa sera elegge Loredana Bertè”.

In lizza ci sono Il Volo, Ultimo e Mahmood e a decidere il vincitore sarà il televoto.

Dopo l’intermezzo di magia del Mago Forrest, a cui forse pochi fanno attenzione per l’agitazione dopo la classifica, è arrivato il momento della proclamazione.

Contro ogni previsione, a trionfare è Mahmood con “Soldi”, ed è visibilmente sorpreso lo stesso vincitore.

La vittoria di Mahmood:

Le polemiche per la classifica:

La conferenza stampa dopo il festival:

Ecco la classifica completa

      1. Mahmood
      2. Ultimo
      3. Il Volo
      4. Loredana Bertè
      5. Simone Cristicchi
      6. Daniele Silvestri
      7. Irama
      8. Arisa
      9. Achille Lauro
      10. Enrico Nigiotti
      11. Boomdabash
      12. Ghemon
      13. Ex Otago
      14. Motta
      15. Francesca Renga
      16. Paola Turci
      17. The Zen Circus
      18. Federica Carata e Shade
      19. Nek
      20. Negrita
      21. Patty Pravo con Briga
      22. Anna Tatangelo
      23. Einar
      24. Nino D’Angelo e Livio Cori

Tutte le altre premiazioni

Premio Sergio Endrigo, miglior interpretazione: vince Simone Cristicchi

Vince Simone Cristicchi con “Abbi cura di me” con 85 voti su 311 espressi dalla Sala Stampa Ariston Roof e “Lucio Dalla”.

Premio della Sala Stampa Lucio Dalla: vince Daniele Silvestri

È Daniele Silvestri con “Argento vivo” ad aggiudicarsi il premio della Sala Stampa Radio-Tv-Web Lucio Dalla. Al secondo posto Loredana Bertè con 30 voti, Simone Cristicchi al terzo con 28 voti.

Premio della Critica Mia Martini: vince Daniele Silvestri

Altro riconoscimento per Daniele Silvestri, che ottiene 41 voti su 127 espressi dalla sala stampa Ariston Roof. Seguono Simone Cristicchi (35) e Bertè (12).

Premio Sergio Bardotti – Miglior Testo (Giuria degli Esperti): vince “Argento vivo” di Daniele Silvestri

Premio Giancarlo Bigazzi – Miglior Arrangiamento (Giuria degli Esperti): vince Simone Cristicchi

Premio TIM Music (Canzone più ascoltata sulla APP Tim Music): Ultimo con “I tuoi particolari”

 

Fotoservizio di Alessandro Del Vento 

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