29 Marzo 2024 07:19

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29 Marzo 2024 07:19

Imperia: ASL1, presentati i progetti transfrontalieri “Pro Sol”. “Per prevenire la solitudine e l’isolamento negli anziani”/I dettagli

In breve: Sono stati presentati oggi i due progetti, di cui ASL 1 è soggetto attuatore, insieme all’Università degli Studi di Genova, che vedono il coinvolgimento di 18 Comuni

Sono stati presentati oggi i due progetti, di cui ASL 1 è soggetto attuatore, insieme all’Università degli Studi di Genova, che vedono il coinvolgimento di 18 Comuni: Soldano, Apricale, Castelvittorio, Isolabona, Airole, Olivetta San Michele, Vallecrosia, Ventimiglia, Ospedaletti, San Biagio della Cima, Seborga, Dolceacqua, Rocchetta Nervi-na, Perinaldo, Pigna, Vallebona, Camporosso, Bordighera.

Anziani/seniors: obiettivi generali del progetto

• Sperimentare un modello d’intervento per favorire la messa in rete, il potenziamento nel campo del sostegno e dell’inclusione sociale dei “soggetti fragili”

• Favorire la permanenza a domicilio degli anziani garantendo loro una buona qualità di vita e adeguata autonomia

• Valutare la qualità di vita di persone anziane che rimangono nel proprio contesto abitativo pur con le criticità tipiche legate alla loro condizione (rischio isolamento, senso di insicu-rezza, difficoltà di approvvigionamento merci, difficoltà di spostamenti, ecc. ecc.)

• Attivare la rete sanitaria e sociale di supporto alla domiciliarità, potendosi eventualmente avvalere di strumenti e tecnologie innovative per l’assistenza domiciliare e favorendo il coinvolgimento dei MMG, dei servizi sociosanitari esistenti

• Prevenire e procrastinare l’accesso a prestazioni residenziali

• Sperimentazione di nuove tecnologie

• Favorire l’empowerment comunitario – costituzione di reti che facilitino il coordinamento e la cooperazione a vantaggio della comunità

Sviluppo di nuovi modelli per la prevenzione della salute:

1. Il progetto si basa sulla creazione di una App di facile utilizzo sui più comuni smartphone e tablets che raccoglie dati, segnalazioni e bisogni degli anziani dal loro domicilio.
2. La valutazione che ne deriva può indicare l’assegnazione di dispositivi portatili e collegabili in remoto per la misurazione del peso corporeo, della pressione arteriosa, dei livelli glice-mici, del movimento
3. Utilizzo di nuove tecnologie per il monitoraggio delle zone remote, per l’acquisizione dei dati in zone non coperte dalla rete telefonica, eventuale trasporto medicinali.
4. Progettazione ed allestimento di una smart-ambulance (ambulanza intelligente) forma-zione e qualificazione degli operatori necessari per una appropriata gestione delle emer-genze

Welfare/ proximite’

Tale progetto sperimenta nuovi modelli di “welfare di prossimità” con la costituzione di reti di scambio e condivisione di buone pratiche, nell’ambito del contesto transfrontaliero.

L’ambito territoriale in cui si realizza il progetto include le arre marginali poco popolate delle pro-vince italiane di Torino, Cuneo, Imperia, Regione Autonoma Valle d’Aosta e dei Dipartimenti francesi Alpes Maritimes, Hautes Alpes, Alpes de Haute Provence, aree caratterizzate da un progressivo spopolamento. L’obiettivo del progetto è quello di individuare strumenti, modelli di politiche e linee guida per i servizi di prossimità organizzata e partecipata, al fine di sviluppare nelle comunità di montagna un modello di rete di servizi alla persona, in grado di attivare l’ecosi-stema della salute e del benessere per raggiungere l’empowerment di prossimità.

Obiettivi del progetto

1. Servizi Sociosanitari: favorire l’insediamento e la permanenza delle famiglie e persone in aree montane e rurali;

2. Informatizzazione: adozione di sistemi informatici in grado di supportare gli operatori nella definizione della programmazione degli interventi e assegnazione delle risorse umane e finanziarie necessarie. Permettere l’accesso ai servizi socio-sanitari attraverso internet agli utenti e agli operatori del territorio, e la presa in carico dall’ospedale al territorio dei servizi socio-sanitari anche in modalità di teleconsulto;

3. Reti Informali: creazione di reti informali nelle comunità locali in grado di facilitare l’ascol-to, l’individuazione delle fragilità, il contrasto dell’isolamento ambientale e personale, l’ac-cesso ai servizi e l’utilizzo di strumenti tecnologico (smartphone, tablet)

4. Aree Grigie: affiancare all’intervento pubblico modalità innovative di intervento pubblico-privato capaci di intervenire sulle aree grigie della fragilità, quelle aree che il settore pub-blico fatica ad intercettare

“Quelli che vengono presentati oggi sono progetti transfrontalieri denominati Pro Sol nell’ambito del programma Alcotra.- dichiara il vicepresidente e assessore alla sanità di Regione Liguria Sonia Viale I due progetti sono rivolti agli anziani e alle situazioni a rischio, ma a breve saranno finanziati anche i progetti che riguardano i giovani e le donne. Sono molto soddisfatta perché il territorio dell’estremo ponente non è isolato, ma è un punto di riferimento per il sostegno alla qualità della vita alle persone più fragili che vivono nel nostro entroterra. È un primo finanziamento di 500mila euro che vede protagonisti anche i comuni, perché lavorare in rete tra Regione, Università e Comuni è punto di forza. Il lavoro di squadra di questi mesi sta producendo risultati e grandi sono le aspettative.”

“La tecnologia odierna permette anche alla persona anziana di usufruirne senza ostacoli o barriere.- comunica Fabio Solari dell’Università degli Studi di Genova – È un modo per essere integrata all’interno di funzionalità mediche e dispositivi che altrimenti non sarebbero raggiungibili. Oggi la tecnologia che, in passato era vissuta come un ostacolo, da la possibilità di aiutare persone nella vita quotidiana con un monitoraggio degli aspetti cognitivi, fondamentali per un miglioramento della qualità di vita. Per far questo vengono utilizzati smartphone o consolle da gioco modificate che permettono di implementare funzionalità basate sul gioco.”

“Sono progetti finalizzati all’utilizzo di tecnologie e modelli organizzativi per prevenire la solitudine e l’isolamento negli anziani ed evitare che il nostro entroterra si spopoli. Crediamo che la pre-venzione sia un cardine dell’attività sociosanitaria. – afferma il direttore generale Marco Damonte Prioli L’Asl1, in qualità di azienda sanitaria di confine, vuole continuare ad avere parte attiva ed integrante, con la collaborazione dell’assessorato, in questi progetti perché portano risorse e danno la possibilità di sperimentare modelli innovativi nel nostro territorio. Crediamo fermamente, essendo anche la prima azienda ad aver avviato la sperimentazione del fascicolo elettronico, che l’introduzione di questi strumenti possano risolvere i problemi derivati dalla solitudine dei nostri anziani, evitando al contempo, lo spopolamento dei paesi dell’entroterra.”

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