19 Aprile 2024 16:23

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19 Aprile 2024 16:23

Neonato muore dopo circoncisione: in Questura a Imperia il presunto colpevole, fermato a Ventimiglia/I dettagli

In breve: La Polizia ha fermato nelle scorse ore a Ventimiglia, un uomo, ritenuto responsabile della morte di un neonato, a Genova, a causa di un'operazione per praticare la circoncisione.

La Polizia ha fermato nelle scorse ore a Ventimiglia, un uomo, ritenuto responsabile della morte di un neonato, a Genova, a causa di un’operazione per praticare la circoncisione. L’uomo è stato fermato dagli agenti mentre stava cercando di varcare la frontiera.

Neonato muore dopo circoncisione: un arresto a Ventimiglia

L’uomo, fermato e successivamente trasferito presso la Questura di Imperia, verrà interrogato dagli investigatori della Squadra Mobile. Presunto “Santone”, è sospettato di essere l’autore materiale dell’operazione che ha poi portato alla morte del neonato.

Al momento del decesso, oltre all’uomo fermato alla frontiera di Ventimiglia, in casa c’erano la mamma, Maria Aneton, e la nonna, Katerine Aigbidion, entrambe nigeriane, che dopo un lungo interrogatorio in Questura, a Genova, sono state arrestate.

Neonato muore dopo circoncisione: le indagini

Le due donne, mamma e nonna, avrebbero chiamato i soccorsi solo dopo essere riuscite a tamponare il flusso di sangue. Ormai, però, era troppo tardi per il neonato di appena un mese e mezzo. Madre e figlia avrebbero raccontato di aver praticato la circoncisione per ragioni culturali.

L’operazione sarebbe avvenuta con l’aiuto di una terza persona (non il papà, all’estero per ragioni di lavoro), poi fermata a Ventimiglia. All’arrivo dei soccorsi il neonato era già deceduto.

La Procura della Repubblica di Genova ha aperto un’inchiesta: l’accusa omicidio preterintenzionale.

La notizia ha fatto molto scalpore perché si tratta del terzo caso di morte per circoncisione in Italia. Solo una decina di giorni fa un altro caso si era avuto a Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, vittima un bimbo di cinque mesi, mentre nel dicembre scorso, a Monterotondo, vicino a Roma, era stata la volta di due fratellini nigeriani, uno dei quali aveva perso la vita.

 

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