26 Aprile 2024 00:07

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26 Aprile 2024 00:07

“Pregi e rarità della flora imperiese”: giovedì 11 aprile alla Cumpagnia de l’Urivu l’incontro con Enrico Martini

In breve: Giovedì 14 febbraio la Cumpagnia dell’ Urivu prosegue la panoramica rivolta alla cultura ligure in tutte le sue profonde sfumature.

Giovedì 11 aprile alle ore 16,30 la Cumpagnia dell’ Urivu presso la storica sede di Via Zara 6 in Palazzo Guarneri ad Imperia, in occasione dei tradizionali GIOVEDI’ prosegue la panoramica rivolta alla cultura ligure in tutte le sue profonde sfumature.

Durante questo incontro, Il prof. Enrico Martini, 72 anni, illustre botanico e naturalista di chiara fama internazionale, nato a Genova e laureato in scienze Biologiche , terrà l’incontro dal titolo : “Pregi e rarità della flora imperiese “. Conferenza con proiezioni.

Racconta la Presidente della Cumpagnia de l’Urivu Cristina Viano

“La candidatura dello spazio transfrontaliero “Alpi del Mediterraneo” a Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco è fondamentale per lo sviluppo organico del nostro territorio ma soprattutto occasione imperdibile per collegare realtà già esistenti, nuove e di futura nascita attraverso un obiettivo comune . Ricordiamo che questo riconoscimento è stato richiesto

per la storia geologica, ambientale e legata alla biodiversità di un’area che si sviluppa su 268.500 ettari di superficie distribuita in 79 Comuni di tre Stati: Italia; Francia e Principato di Monaco. Quelli del nostro Paese sono 28.

Il progetto comprende i Parchi Alpi Marittime, Mercantour, Marguareis, Alpi Liguri, alcune zone protette della provincia di Imperia e altre naturali tra l’entroterra e la costa da Nizza a Ventimiglia e i giardini botanici Hanbury. Con il 60% di estensione su territori di terra e il 40% su quelli di mare. In provincia di Cuneo fanno parte del dossier significative porzioni delle alti valli comprese tra la Stura e la Tanaro”.

Spiega Martini:”Due aree (Toraggio e Pietra Vecchia, alta Val Nervia, entroterra di Bordighera e Sanremo) contengono ” un quarto, un quinto, di tutta la flora italiana“. Le Alpi Liguri ricche della massima presenza di flora. “È necessario sfruttare questa inestimabile risorsa, queste bene in terra, con un turismo evoluto che deve essere valorizzato attraverso la diffusione del patrimonio naturalistico e culturale . Esiste anche la possibilità attraverso le specie officinali e aromatiche di creare fonte di guadagno, di reddito.

Penso che le realtà radicate sul territorio debbano darsi da fare: associazioni culturali , associazioni escursionistiche, associazioni ecologiche e mondo della scuola.”

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