26 Aprile 2024 09:44

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26 Aprile 2024 09:44

Regionali 2020: Psi, Massardo e Intini a Imperia. “Il Pd ha voluto perdere queste elezioni”/Foto e Video

In breve: Lo storico esponente del Partito Socialista e stretto collaboratore di Bettino Craxi a Imperia per sostenere la candidatura a presidente della Regione di Aristide Massardo.

Tappa imperiese ieri, 11 settembre, per Ugo Intini, ex vice Ministro agli Affari Esteri (Governo Prodi), ex Parlamentare (eletto Deputato in Liguria dall’83 al ’94), storico esponente del Partito Socialista e stretto collaboratore di Bettino Craxi.

Regionali 2020: Ugo Intini a Imperia

Intini ha fatto tappa a Imperia, presso la Società Operaia di Porto Maurizio, per sostenere la candidatura a presidente della Regione Liguria di Aristide Fausto Massardo (Psi, Italia Viva, + Europa).

Presenti all’incontro anche i due candidati imperiesi della lista Massardo al consiglio regionale, Roberto Saluzzo e Paola Consiglio.

Aristide Massardo

“Noi stiamo proponendo l’utilizzo del Mes per sistemare la sanità Ligure che ha bisogno di essere completamente rimessa in ordine, con tutta la questione degli ospedali, che vanno completati, rifatti, modernizzati.

L’altro aspetto riguarda le infrastrutture. In Liguria sono un disastro, non è stato fatto praticamente nulla negli ultimi 5 anni, ma anche prima.

Noi riteniamo che bisogna chiudere tutti i cantieri che sono partiti e far partire quelli che sono già pronti, come il cantiere della Gronda che d’altronde il Ministro ha definito pronto per la firma da parte di Aspi per iniziare i lavori.

Queste sono le cose essenziali. Un altro punto fondamentale è il dissesto idrogeologico, sul quale riteniamo sia doveroso lanciare una agenzia regionale che se ne faccia carico in tutti i sensi, per poter dare lavoro ai liguri e sicurezza ai nostri territori.

Infine il lavoro, che è un punto fondamentale su cui dobbiamo fare molta attenzione, perchè l’autunno potrebbe essere veramente caldo, con tutte le crisi delle varie aziende nel post Covid”.

Una vera unità del centrosinistra non si poteva trovare?

“Non siamo stati noi a rompere sul centrosinistra. Nonostante quello che dice Orlando, si mette in una condizione di non valere un voto utile.

Il vero voto utile siamo noi, noi siamo la riforma, l’unità e il riformismo che viene avanti. Non siamo né sovranisti di destra, né populisti di sinistra, né tantomeno giustizialisti come Sansa.

Non era possibile fare questo accordo che non hanno voluto fare loro. Non hanno voluto una vera unità per poter battere Toti.

Sono stati loro a voler perdere, già adesso. I fatti lo dimostrano”.

Ugo Intini

“Credo che la combinazione tra le elezioni regionali e il Referendum sia molto importante. In Liguria si mettono insieme quelli che non vogliono stare né con i 5 Stelle, né con la Lega e i post Fascisti e si mettono insieme due volte. Uno alle regionali, con questa aggregazione, e un’altra volta per il no al Referendum.

Chi vota no al Referendum sono quei tanti cittadini italiani che non vogliono stare né con la Lega né con i 5 Stelle”.

Il programma, oltre al Referendum, come lo volete traguardare?

“C’è il pericolo che il PD venga attratto su vecchie posizioni dalla sua alleanza con i 5 Stelle a livello nazionale, come a livello locale.

Il 5 Stelle è contrario a fare qualunque pezzo di autostrada, ma nel passato dell’ex PCI c’è qualcosa di simile. Io ero direttore del lavoro di Genova, nel ’78,p e una parte del Partito Comunista di allora era contrarissimo all’autostrada, l’ultima che si costruì, quella che sbocca a Savona a venire da Alessandria”.

Qualcuno oggi ha nostalgia del Partito Socialista, è questa la sua idea?

“Io penso che la nostalgia non sia soltanto del Partito Socialista, ma della politica più in generale. Della politica vera, quella che si fa quando ci sono i partiti.

I partiti purtroppo non ci sono più e quindi non c’è neanche più politica. La mancanza della politica l’opinione pubblica comincia a sentirla”.


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