27 Aprile 2024 00:44

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27 Aprile 2024 00:44

Imperia: addio treni Thello, il grido d’allarme dei pendolari. “Soppresse altre due corse, ponente ligure sempre più isolato”

In breve: In particolare, si tratta dei Thello 141/142 e 147/148 che univano Nice Ville e Milano Centrale.

A partire da ieri, lunedì 1 febbraio 2021, sono stati soppressi altri treni Thello sulla tratta Nizza-Milano, privando il ponente ligure di un altro prezioso collegamento con il resto della regione e con la Lombardia.

In particolare, si tratta dei Thello 141/142 e 147/148 che univano Nice Ville e Milano Centrale.

Rimane solo una coppia diurna dell’azienda di trasporti francese su questa tratta (159/160 e 139/140).

Imperia: addio treni Thello, il grido d’allarme dei pendolari

“Purtroppo si tratta di una soppressione che era stata paventata e, nonostante gli appelli, si è concretizzata – afferma Mauro Serra portavoce del Comitato Utenti Pendolari del Ponente.

“Questa è una delle conseguenze della pandemia da Coronavirus. Nell’ultimo anno, infatti, è incrementato lo smartworking, il turismo è fermo, le università e le scuole sono spesso in videoconferenza e, in generale, si tende di più a usare mezzi propri per timore di contagiarsi in treno. Di conseguenza, la frequentazione dei convogli è andata diminuendo drasticamente. Essendo i Thello dei treni a mercato, che si reggono sulla vendita dei titoli di viaggio, era quasi scontato che saremmo arrivati a questa decisione.

Già in primavera era stata soppressa una coppia di Thello (143/144 e 145/146 che collegava Milano a Marsiglia). In quel caso, Trenitalia era intervenuta sostituendola provvisoriamente con una coppia di Intercity.

Adesso la stessa sorte è capitata ai 141/142 e 147/148, Milano-Nizza e Nizza-Milano, la tratta del mattino. Rimane solo la coppia diurna 159/160 Milano (la più utilizzata sia da viaggiatori che dai pendolari) e non si sa se avrà vita breve o lunga. La soppressione di questi ultimi treni sarebbe l’ennesimo duro colpo.

Come pendolari ci siamo già attivati sollecitando Trenitalia affinché sostituisca i treni a mercato con treni Intercity, ottenendo finanziamenti dal Ministero dei Trasporti. Occorre che il MIT trovi le risorse finanziarie per finanziarli. 

Tra le proposte che ho avanzato c’è anche quella di prolungare i treni Torino-Genova fino a Ventimiglia (soluzione che avevo proposto quest’estate ed è stata messa in atto). Al limite, piuttosto di lasciare buchi negli orari, si potrebbe pensare di inserire treni a mercato, come le Frecce. 

In ogni caso, il problema è urgente perché, mentre la riviera di levante ha un’offerta più alta, quella di ponente è sempre più isolata. Piano piano rimangono solo i regionali e questo non è ammissibile. Ne risentirebbero non solo i pendolari e gli studenti, ma anche tutte le categorie che si basano sul turismo, con danni economici per il territorio. È inutile parlare di raddoppio della ferrovia se non ci sono treni e diventa un’odissea spostarsi. Bisogna rendere il nostro territorio appetibile per chi lavora e per chi viaggia.

L’impegno di Trenitalia c’è, si sta interessando al problema. Speriamo che il Ministero intervenga e riesca a reperire le risorse necessarie per scongiurare l’isolamento”.

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