26 Aprile 2024 01:12

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26 Aprile 2024 01:12

Imperia: avviso orale pericolosità, Tar Liguria boccia ricorso attivisti Scopelliti e Noto. “Significativi pregiudizi di polizia”/La sentenza

In breve: L'avviso orale è una una misura di prevenzione che viene emessa qualora un soggetto sia considerato socialmente pericoloso.

Il Tar Liguria ha respinto il ricorso presentato da due attivisti imperiesi del Csa La Talpa e L’Orologio, Francesco Scopelliti e Noto Florio, contro gli avvisi orali emessi dalla Questura di Imperia nell’agosto del 2016, confermati poi dalla Prefettura nell’ottobre dello stesso anno.

Nel mirino erano finite, in particolare, attività di protesta sociale cui Scopelliti e Noto avevano partecipato, in particolare la pulizia del giardino dell’ex banca d’Italia, con distribuzione di volantini, la contestazione al segretario della Lega Nord Matteo Salvini , il sostegno ai migranti al confine di Ventimiglia e al movimento “No Borders”.

Imperia: avviso orale pericolosità, Tar respinge ricorso attivisti

L’avviso orale, lo ricordiamo, è una una misura di prevenzione che viene emessa qualora un soggetto sia considerato socialmente pericoloso.

La Questura, all’epoca dei fatti, motivò l’avviso orale per Francesco Scopelliti per precedenti di polizia consistenti in partecipazione a manifestazione non autorizzata, molestia o disturbo alle persone, getto pericoloso di cose e invasione di terreni, e, per Noto Florio, per precedenti di polizia consistenti in invasione di terreni, partecipazione a manifestazione non autorizzata, molestia o disturbo alle persone, e per violazione dell’art. 18 tulps (testo unico leggi pubblica sicurezza).

Gli avvisi sono stati confermati dalla Prefettura nell’ottobre del 2016 ed è proprio contro questo provvedimento che i due attivisti hanno presentato ricorso al Tar, contestando il difetto di motivazione e la mancata comunicazione di avvio del procedimento.

Tar boccia ricorso attivisti – ecco le motivazioni

Difetto di motivazione

“Risultano, a carico dei ricorrenti, significativi pregiudizi di polizia che rendono la valutazione  discrezionale dell’amministrazione non illogica o irrazionale – scrivono i giudici – A tal riguardo, la giurisprudenza ha affermato che l’avviso orale a tenere una condotta conforme alla legge […] può essere motivato con riferimento anche a semplici sospetti a carico del destinatario, purché basati su elementi di fatto che ne facciano ritenere sussistenti gli elementi […].

Nella specie, i precedenti di polizia dei ricorrenti evidenziano come gli stessi possano costituire soggetti dediti alla commissione di reati che offendono o mettono in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica”.

Mancata comunicazione di avvio del procedimento

“Va condiviso l’orientamento interpretativo –  si legge nella sentenza – secondo cui per la comunicazione […] di avviso orale a tenere, per l’avvenire, una condotta conforme a legge e, quindi, di un atto avente natura ed efficacia monitoria, non è necessaria la comunicazione […] atteso che il presupposto giuridico dell’avviso orale è costituito da una condotta del destinatario del provvedimento tale da far ritenere che lo stesso, ove non modifichi il proprio comportamento, possa evidenziare ulteriori e più gravi condotte pericolose, ovvero commettere reati; ne consegue che l’intervento dell’autorità di Pubblica Sicurezza, consistente nell’invito a cambiare condotta, deve essere considerato urgente […]”.

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