16 Aprile 2024 11:52

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16 Aprile 2024 11:52

Imperia: “No al Luna Park in Calata Anselmi”. Il caso finisce sul tavolo del Ministro della Salute Speranza. “Troppo rumore e inevitabili assembramenti, a rischio la nostra salute”

In breve: Gli abitanti della zona lamentano la possibilità che si verifichino assembramenti non gestibili e "l'incidenza di danni alla salute derivanti dalle eccessive, elevatissime emissioni sonore".

Una petizione indirizzata al presidente della regione Liguria Giovanni Toti e al Ministro della Salute Roberto Speranza per chiedere di trovare per il Luna Park Estivo un’allocazione alternativa a Calata Anselmi.

A presentarla sono alcuni residenti di Porto Maurizio, a Imperia. Nella petizione si sottolinea il timore che si verifichino assembramenti non gestibili e “l’incidenza di danni alla salute derivanti dalle eccessive, elevatissime emissioni sonore. I firmatari chiedono che le istituzioni intervengano e spostino il Luna Park in un’altra zona.

Non è la prima volta che i residenti si rivolgono alle istituzioni. Già lo scorso anno, gli stessi cittadini hanno scritto al Ministero della Salute, al Ministero del Lavoro, alla Regione Liguria, alla Prefettura e alla Questura di Imperia. La battaglia è portata avanti anche dal Comitato cittadino per l’ambiente istituito da Luigi De Carlo.

Nel frattempo, il direttore del Luna Park di Imperia, Aldo Fiori, ha replicato alle polemiche, affermando che l‘organizzazione rispetta le norme vigenti e che i professionisti, fermi da 8 mesi, desiderano solamente lavorare.

“Stop Luna Park in Calata Anselmi”: residenti scrivono al Ministro Speranza e al presidente della Liguria Toti

Al Presidente Giovanni Toti della Regione Liguria, Spettabile segreteria regione Liguria, All’onorevole Roberto Speranza, Spett.le Segreteria Ministro della salute.

Congratulazioni per l’impegno gravoso, assolto con rigore e umanità, sostenuto dalla fiducia della cittadinanza.
Di cuore, buon lavoro! Mi permetto di richiamare la Sua attenzione a un problema pressante.

Al fine di non vanificare la cura al diritto alla salute su larga scala. Il problema invasivo evidenziato dalla pandemia, sul piano della tutela della salute, in relazione ai luna park, parco/giochi.

Consentono inevitabili assembramenti; e vana e ardua è l’applicazione delle misure precauzionali al distanziamento fisico. La frequentazione del parco espone il fruitore alla stretta vicinanza, sia nell’accesso che nella godibilità del mezzo di divertimento: essi sono numerosi ed affiancati su un pianoro del Demanio marittimo di fronte a yacht e barche nella ns. cittadina di Imperia Porto Maurizio.

Risultano del tutto inidonee le collocazioni dei luna park nel pieno centro delle piccole, arroccate cittadine rivierasche. Non meno rilevante è l’incidenza di danni alla salute derivanti dalle eccessive, elevatissime emissioni sonore per mezzo di altoparlanti (inesistenti i pannelli fonoassorbenti o qualsivoglia tutela) che rimbombano nelle case disposte sulle fasce sovrastanti il mare, caratterizzanti la Liguria, nel caso specifico, Imperia.

Esse impediscono la serena vivibilità nei tempi periodici di permanenza, e invernali ed estivi, per un totale di ben quattro mesi ad orari assurdi ininterrotti, del giorno e della notte.

Esposti e petizioni sono state disattese. Quanto sopra esposto contrasta e non rispetta le normative previste a tutela della salute. Si è alla presenza di abitanti costretti a vendere o a prendere in affitto casa in zone meno frastornate; Hotel, bed and breakfast non garanti del riposo dei clienti; cittadini che si ammalano; lavoratori (ad es. medici, panettieri, ristoratori, badanti) costretti a convivere senza nessun ristoro a salvaguardia della salute.

Tanto premesso – riprendo l’ultimo capoverso contestuale alla petizione presentata al Signor Prefetto di IM, timbro del 17 luglio 2019 “Certi dell’attenzione che la S.V. vostra vorrà assicurare alla situazione che minaccia pesantemente la serena vivibilità dei cittadini di Imperia, si chiede di annullare la prevista autorizzazione all’installazione del Luna Park e di trovare un’altra idonea collocazione nel rispetto dei diritti. Si chiede un autorevole intervento finalizzato alla risoluzione della problematica spostando il sito prescelto non idoneo alla destinazione di un lunapark.”.

Purtroppo la petizione è stata ignorata. In presenza di flussi incredibilmente sostenuti, il luna park ha insistito sempre nello stesso luogo il luglio-agosto 2019; il dicembre e gennaio 2019 e i due mesi interi del luglio-agosto 2020 nonostante il covid: periodo protratto! perché il luna park non era stato accolto nella cittadina successiva.  Essa, sì, ha rispettato le misure anti covid!

Presidente della Regione dottor Giovanni Toti; Signor ministro Roberto Speranza, stimandovi, accorati, ci rivolgiamo a Voi, auspicando possa prendere in esame l’annoso problema che interessa per esteso la nostra bella Italia e risolverlo nel miglior dei modi, in tempi accorti.

Si voglia assicurare una modifica alla normativa vigente in relazione ai scelta dei siti individuati, preposti per la collocazione dei luna park. Si individuino zone fuori dai ristretti ambienti cittadini delle località litoranee della riviera.

Si voglia altresì intervenire sulla variazione della soglia acustica, nel rispetto delle evidenze scientifiche di più studi pubblicati nelle Antologie scientifiche. La problematica evidenziata dal lungo, lungo tempo (decenni) nei reiterati articoli giornalistici; da richieste della cittadinanza tutta dello stivale, sono sotto gli occhi di tutti.

Si estende agli eccessivi volumi delle musiche che propagano indiscriminatamente dai locali siti lungo le coste marine: bar, spiagge, discoteche/locali da ballo, piscina, impianti sportivi. Petizioni agli organi competenti, cause civili avanzate in più parti d’Italia, stante le vigenti normative, a nulla valgono.

I gestori di turno riprendono le loro ferventi attività, puntualmente, a pieno ritmo incuranti dei danni che arrecano. Malcostume annotta, ahimé. Diciamolo: È assolutamente necessario trovare altre collocazioni ai parco- giochi al fine di conciliare il diritto di tutti allo svago, alla tranquillità e alla salute”.

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