20 Aprile 2024 03:16

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20 Aprile 2024 03:16

Lo Spiderman savonese Mattia Villardita sul palco di Jovanotti. “Davanti a quarantamila persone abbiamo raccontato una storia d’amore, di solidarietà e rivincita” / Le immagini

In breve: Jovanotti ha infatti invitato Villardita a salire sul palco insieme a lui per raccontare la storia di Gaia e Matilde, due sorelle gemelle di 18 anni di Torino che, come lo stesso Mattia, hanno dovuto ricorrere alle cure dell'Istituto Giannina Gaslini.

“La sfortuna mi ha colpito fin da subito, mi ha fatto conoscere il dolore, la sofferenza e i posti bui dell’anima. La vita mi ha voluto così donare una seconda possibilità rendendomi un ragazzo fortunato.“. Lo ha raccontato il savonese Mattia Villardita, l’ormai noto Spiderman di quartiere “nostrano”, dopo essere stato ospite al Jova Beach Party di Viareggio.

Jovanotti ha infatti invitato Villardita a salire sul palco insieme a lui per raccontare la storia di Gaia e Matilde, due sorelle gemelle di 18 anni di Torino che, come lo stesso Mattia, hanno dovuto ricorrere alle cure dell’Istituto Giannina Gaslini.

Lo Spiderman savonese, come ha raccontato in più occasioni lui stesso, per 19 anni è stato costretto a entrare e uscire dall’ospedale Gaslini di Genova a causa di una malattia congenita. Proprio per questo, da alcuni anni dedica il suo tempo libero al volontariato, andando a visitare i reparti di oncologia pediatrica nelle sue vesti di “Spiderman di quartiere” per portare un sorriso ai bambini che lottano ogni giorno.

Recentemente Villardita è stato nominato Cavaliere della Repubblica dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e ha incontrato anche papa Francesco.

Lo spiderman savonese Mattia Villardita sul palco di Jovanotti

“𝐒𝐨𝐧𝐨 𝐮𝐧 𝐫𝐚𝐠𝐚𝐳𝐳𝐨 (𝐒) 𝐅𝐨𝐫𝐭𝐮𝐧𝐚𝐭𝐨 – racconta Mattia Villardita dopo l’esperienza con Jovanotti – Nella vita ho avuto l’onore di conoscere sia la sfortuna che la fortuna: la sfortuna mi ha colpito fin da subito, mi ha fatto conoscere il dolore, la sofferenza e i posti bui dell’anima. La vita mi ha voluto così donare una seconda possibilità rendendomi un ragazzo fortunato.

La fortuna me la sono cercata e costruita tirando fuori, ogni giorno, la parte migliore di me condividendo momenti di meraviglia e leggerezza con anime pure proprio come quelle di Gaia e Matilde, le mie gemelle del cuore.

Gaia e Matilde rappresentano per me un simbolo di vittoria perché sono state le prime anime che ho incontrato da volontario all’ospedale Istituto Giannina Gaslini proprio nelle stanze che, per tanto tempo, avevano ospitato anche me.

In questi anni abbiamo condiviso insieme tante bellissime esperienze e quando Radio Italia mi ha dato la possibilità di raccontare una bella storia sul palco del non ho potuto fare altro che pensare a loro. Quando mi sono affacciato alla porta della loro stanza avevano quattordici anni. Oggi, che di anni ne hanno diciotto, ci affacciamo davanti a quarantamila persone raccontando una storia d’amore, solidarietà e rivincita.

Gaia e Mati, auguro il meglio che la vita possa darvi e oltre. Non smettete mai di sognare.
Vi voglio tanto bene, il vostro amico fortunato di quartiere”.

 

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