27 Aprile 2024 01:35

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27 Aprile 2024 01:35

Imperia: botte alla madre che perde l’occhio. Via al processo, disposta perizia per valutare pericolosità sociale 30enne imputato

In breve: Si è aperto questa mattina, in Tribunale a Imperia, il processo che vede sul banco degli imputati il 30enne che, lo scorso dicembre, è stato arrestato per aver aggredito con violenza la madre 58enne.

Si è aperto questa mattina, in Tribunale a Imperia, il processo che vede sul banco degli imputati il 30enne che, lo scorso dicembre, è stato arrestato per aver aggredito con violenza la madre 58enne.

Imperia: madre e nonna maltrattate per 10 anni, via al processo

Il collegio, composto dai giudici Carlo Indellicati, Francesca Minieri e Antonio Romano, ha rinviato l’udienza al prossimo 29 novembre per la nomina del Ctu, Gabriele Rocca, che avrà il compito di accertare la sussistenza della pericolosità sociale dell’imputato. 

Questa mattina è stata acquisita anche la perizia psichiatrica sul 30enne, a cura del dott. Stracquadaneo (dalla quale è emersa la totale incapacità di intendere e volere dell’imputato), a seguito della quale è stata disposta la misura di sicurezza provvisoria della collocazione presso una Rems, non eseguita per la mancanza di una struttura disponibile. Il 30enne, dunque, si trova tutt’ora detenuto presso il carcere Marassi di Genova.

Accusato di 10 anni di maltrattamenti su mamma e nonna

L’imputato, difeso dall’avvocato Davide La Monica del Foro di Imperia, è accusato di lesioni personali aggravate, porto di armi atte a offendere e maltrattamenti contro familiari.

Secondo l’accusa, il 30enne sarebbe responsabile di maltrattamenti nei confronti della madre 58enne e della nonna 97enne, perpetrati per circa 10 anni, tali da instaurare un regime di “vessatoria prevaricazione” e rendere “intollerabile la prosecuzione della convivenza”, causando in entrambe le familiari uno stato di “costante paura per la propria incolumità, facendole vivere in un clima di terrore”.

Nel dettaglio, secondo l’accusa l’uomo avrebbe aggredito verbalmente le donne, accompagnando spesso le sfuriate con lancio di oggetti, danneggiando e rompendo mobili e porte. Inoltre, le avrebbe minacciate frequentemente, affermando frasi come “quando arriveranno i mussulmani vi faranno fuori tutti“, Ti ammazzo non vali niente”. I rumori e gli urli venivano spesso uditi dai vicini di casa.

Il 30enne avrebbe umiliato la madre affermando che “la donna era inferiore all’uomo” e che “avrebbe dovuto indossare ili burqa” e altre frasi denigratorie. In più occasioni, circa una decina, l’avrebbe aggredita fisicamente, con calci, pugni e schiaffi, accusandola di averlo fatto arrabbiare.

In particolare, a dicembre 2021, il 30enne avrebbe aggredito con violenza la donna con pugni al volto, alla testa e al torace, colpendola con una maniglia del forno, divelta in preda all’ira, e anche con un coltello.

A causa dell’aggressione, la 58enne avrebbe riportato lesioni gravissime, perdendo l’occhio destro, oltre a riportare uno pneumotorace, ematomi e contusioni. La donna per questo è stata ricoverata all’Ospedale San Martino di Genova in prognosi riservata.

In più occasioni, il 30enne avrebbe aggredito anche la nonna 97enne, spingendola, schiaffeggiandola e picchiandola. In un episodio, in particolare, nel corso di un litigio, l’uomo avrebbe appoggiato un cuscino sul volto dell’anziana. Una situazione che poteva concludersi in una tragedia se non fosse stato per l’intervento della madre 58enne per interrompere l’azione.

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