27 Aprile 2024 00:00

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27 Aprile 2024 00:00

Imperia: addio alla centrale del 118, la conferma dell’assessore regionale Gratarola. “Una sola sede a ponente. Obiettivo recuperare personale sanitario”

In breve: Ci sarà una sola centrale a ponente. Dove? Non è stato ancora deciso, ma l'ipotesi più plausibile è una collocazione baricentrica, tra Imperia e Savona. 

E’ notizia di ieri, 6 dicembre, la possibile chiusura della centrale del 118 in provincia di Imperia con conseguente accorpamento con Savona. A comunicarlo l’assessore alla sanità della Regione Liguria Angelo Gratarola che, a poche ore di distanza dall’intervista al Secolo XIX, conferma la decisione al nostro giornale. Ci sarà una sola centrale a ponente. Dove? Non è stato ancora deciso, ma l’ipotesi più plausibile è una collocazione baricentrica, tra Imperia e Savona.

Imperia: addio alla centrale del 118, parla l’assessore Gratarola

Regione Liguria, come tutte le altre regioni – spiega Gratarola deve adeguare il numero delle centrali operative del 118. Guardando cosa accade nel resto d’Italia cito ad esempio la Lombardia che ha cinque centrali a fronte di 10 milioni di abitanti. Diventa così evidente che la Liguria, poco più grande della città di Milano, non possa più sostenere la presenza di cinque centrali sul suo territorio.

Il numero si deve ridurre a tre così suddivise: una al centro, una a ponente e una a levante. La collocazione non è ancora stata decisa, a parte la centrale operativa che sorgerà nel cuore della Liguria e che resta al San Martino. Qualunque scelta va bene: non siamo infatti di fronte ad una struttura sanitaria, ma di un centralino che risponde alle esigenze del cittadino e di conseguenza nulla cambia per il territorio.

L’obiettivo di arrivare ad avere tre centrali è dunque utile a recuperare personale sanitario estremamente carente in questo periodo e soprattutto, come hanno fatto altre regioni, sostituire gli infermieri presenti in centrale con tecnici specializzati in grado di gestire, con un’opportuna formazione, l’emergenza e l’invio dei mezzi di soccorso”.

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