10 Maggio 2024 12:54

Cerca
Close this search box.

10 Maggio 2024 12:54

Elezioni 2023 Imperia: centrosinistra, l’appello di Sinistra Italiana a PD e PSI. “Primarie per la scelta di un candidato sindaco unitario. Una spaccatura favorirebbe Scajola”

In breve: Sinistra Italiana lancia, attraverso una nota stampa, un appello pubblico a Partito Democratico e Partito Socialista

Sinistra Italiana lancia, attraverso una nota stampa, un appello pubblico a Partito Democratico e Partito Socialista, perchè accettino lo strumento delle primarie o del sondaggio, per l’individuazione di un candidato sindaco unitario del centrosinistra, in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera a Imperia.

Allo stato attuale, infatti, secondo quanto trapela, il tavolo del centrosinistra si trova in una fase di stallo per via della decisione di PD e PSI di non accettare le primarie. Tre i papabili candidati sindaco in corsa, Ivan Bracco per Imperia Rinasce, Domenico Abbo per il Partito Democratico e Laura Amoretti per il PSI.

Elezioni 2023 Imperia: centrosinistra, l’appello di Sinistra Italiana a PD e PSI

“La condizione di stallo del tavolo di centro sinistra sulla scelta del candidato sindaco, creatasi a seguito del rifiuto da parte del Pd e del PSI di accettare le primarie o altre forme di valutazione oggettiva dei candidati sindaco in campo, lo sta conducendo verso una spaccatura.

L’impegno assunto mesi fa dalle forze politiche e civiche del campo progressista di costruire una proposta unitaria ampia e competitiva alternativa a Scajola, viene infatti messo in discussione per il rifiuto di una parte di accettare di misurare le candidature a sindaco in campo con lo strumento democratico delle primarie, già dall’inizio ipotizzato.

Crediamo che la tentazione di una parte dei soggetti del tavolo di imporre la propria candidatura e quindi di venir meno al presupposto originario dell’impegno unitario sia molto grave e finisca per agevolare Scajola e la destra imperiese.

Per cercare di contrastare questo esito, per noi altamente negativo, riteniamo necessario assumere una iniziativa che, nel rispetto di tutte le candidature in campo, ne fornisca una valutazione oggettiva di efficacia elettorale. Sulla base di questo criterio noi opereremo la nostra scelta sulle potenziali candidature a sindaco.

Riproponiamo questo metodo anche all’intero tavolo progressista con la convinzione che sia l’unica strada per tenerlo unito. In assenza della disponibilità di tutte le forze del tavolo ad organizzare la scelta della candidatura a sindaco attraverso le primarie (che per noi restano comunque lo strumento migliore e su cui rimaniamo favorevoli), riteniamo che un altro strumento per consentire ai cittadini imperiesi di esprimersi possa essere quello di un sondaggio, ovviamente serio e affidabile, commissionato ad un istituto nazionale indipendente.

Sebbene si tratti di uno strumento meno coinvolgente rispetto alle primarie, anche con il sondaggio (che in una fase della discussione era stato accettato da praticamente tutte le forze del tavolo del centrosinistra) potremo dotarci di una valutazione oggettiva sulla forza delle candidature emerse sinora per poter ricostituire, a partire da tale valutazione, l’unità della coalizione a cui abbiamo lavorato per mesi.

Invitiamo quindi tutti i soggetti politici del tavolo ed i candidati a sindaco in campo, ad accogliere l’invito ad affidarsi agli esiti di tale metodo di valutazione del gradimento e della efficacia della propria candidatura, accettandone il risultato come metodo di scelta unitaria del tavolo.

Di fronte al bivio tra una scelta imposta e non totalmente condivisa che porterebbe alla spaccatura e la decisione di affidare la scelta del migliore candidato agli elettori del centro sinistra non abbiamo dubbi; le primarie o il sondaggio, rispettando la legittimità di tutte le candidature, manterrebbero unita l’alleanza senza fare un regalo a Scajola.

Chiediamo perciò a tutte le forze politiche e civiche che per mesi hanno lavorato allo stesso tavolo un atto di responsabilità. Chi decidesse invece la strada della divisione per affermare una presunta legittimità politica di imporre una scelta agli altri ne dovrà rendere conto agli elettori. Per parte nostra in tale situazione faremo una scelta coerente con le nostre battaglie politiche di questi cinque anni e non su logiche di mero calcolo elettorale”.

Condividi questo articolo: