29 Aprile 2024 16:32

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29 Aprile 2024 16:32

Sanremo 2023, Governo contro vertici RAI. Coletta: “Non è civile parlare di omesso controllo” Amadeus: “Se mi mandano via me ne vado, sarà per le mie idee”

In breve: La conferenza stampa di Sanremo 2023.

Se chiunque dovesse dirmi che il mio mandato finisce qua, ne prenderei atto conservando 4 anni bellissimi per tutta la mia vita, con il piacere di aver fatto quello che desideravo fare“. Lo ha dichiarato Amadeus durante la conferenza stampa post finalissima della 73esima edizione del Festival di Sanremo, rispondendo alla domanda di un cronista riguardo alle polemiche avanzate da alcuni esponenti di Fratelli d’Italia.

Durante i giorni del festival, infatti, diversi esponenti del partito al Governo hanno criticato la kermesse e i dirigenti della Rai accusandoli di non aver esercitato il giusto controllo sulle esibizioni, invocando il cambio dei vertici dell’emittente.

A Corriere TV il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi di Fratelli d’Italia, ha dichiarato: “C’è una narrazione unidirezionale, invece deve essere completa. Io rappresento una parte politica che ha sfiorato il 30 per cento e che difende i valori tradizionali. Esprimeremo nuovi dirigenti. Non so quando, non dipende completamente da me, ma penso che saranno cambiati i vertici Rai”.

Sanremo 2023: governo contro vertici Rai

Amadeus

“Se mi mandano via me ne vado. Se chiunque dovesse dirmi che il mio mandato finisce qua, ne prenderei atto conservando 4 anni bellissimi per tutta la mia vita, con il piacere di aver fatto quello che desideravo fare. Se si ottengono questi risultati hai una forza, se avessi fatto il 15-20% in meno sarei un allenatore esonerabile. Qualsiasi allenatore è forte finché la squadra vince, se la squadra perde anche i più grandi sono a rischio esonero. Ecco perché devo portare quello che sento, bisogna sbagliare con le proprie idee.

La fotografia più bella del Festival me l’ha data questa città: un fiume di persone dai 5 agli 80 anni. La condivisione di questo pubblico mi fa capire che la forza della gente zittisce qualsiasi polemica.

Ciò che accade sul palco non è preventivabile, rientra in una totale libertà che fa parte di una diretta e al momento opportuno ci si affida al buon senso di tutti. Capisco che qualcuno si possa turbare ma non era volontà di nessuno di noi turbare nessuno a casa”. 

Stefano Coletta, direttore Rai Uno

“Anche Coletta ha un cuore. È nel gioco delle parti ricevere critiche quando si hanno ruoli importanti. Io svolgo il mio ruolo con semplicità. È un viaggio che ho meritato per la mia dedizionebasta.

Per quanto riguarda le esibizione non posso rispondere di ogni gesto che fa un artista in diretta, dovrei dimettermi ogni giorno. Non è civile. Stiamo qui solo a parlare di questo, degli attacchi della politica, e non parliamo di un festival che sfiora il 70 per cento di share. Non è normale.

Trovo inoltre incivile e lontano da ogni dignità che dei professionisti del settore pubblico siano attaccati strumentalmente sul fronte privato [si riferisce agli attacchi omofobi sul web, ndr]. Credo di essere una persona per bene, un calvinista sul lavoro e nella vita privata. Questo spero venga dimenticato presto”.

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