25 Aprile 2024 13:53

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25 Aprile 2024 13:53

Elezioni Imperia: botta e risposta su Facebook fra Sardi (Sinistra Italiana) e l’assessore Roggero. La cultura al centro del dibattito

In breve: Sardi torna all'attacco contro la chiusura del Teatro Cavour

Botta e risposta su Facebook fra Lucio Sardi di Sinistra Italiana e l’assessore alla Cultura del Comune di Imperia Marcella Roggero. Al centro del contendere l’attenzione alla cultura da parte dell’Amministrazione guidata dal sindaco Claudio Scajola.

Sardi torna all’attacco contro la chiusura del Teatro Cavour

Spiega Lucio Sardi, coordinatore di Sinistra Italiana Imperia: “Grazie ad un confronto fatto con uno scambio di messaggi sul post di Facebook di una testata on line locale che riportava il comunicato stampa di Sinistra Italiana, in cui l’assessore Roggero è intervenuta per difendere l’offerta museale del comune di Imperia, si è compreso il metro (o meglio il centimetro) di misura con cui l’amministrazione Scajola valuta l’offerta culturale della città.

A fronte delle contestazioni sui miseri numeri degli orari di apertura dei musei cittadini (sei ore la settimana per il Museo navale, sette per il Maci e “addirittura” 12 per villa Grock) l’assessore alla cultura ha afferrato la calcolatrice e, facendo la somma degli orari di apertura delle tre strutture, ha ritenuto di poter dire che era un’offerta culturale adeguata.

Per far capire all’assessore che per un visitatore non è la stessa cosa visitare una mostra di dipinti o un museo sulla storia della navigazione e che quindi non si può pensare di sommare le pochissime ore di apertura delle due strutture per misurarne l’offerta, proviamo a fare un esempio.

Se un negozio di frutta e verdura da cui ci serviamo, che magari già ha orari di apertura degni dei turni di conferimento dei rifiuti imperiesi, ci dicesse che un giorno ci può vendere solo frutta o solo verdura, probabilmente gli diremmo di dedicarsi al cabaret sulla proverbiale “accoglienza” ligure.

Per completare la difesa a spada tratta (o meglio a sciaboletta in questa occasione) dell’operato dell’amministrazione Scajola sulla cultura, l’assessore ha poi cercato invano di giustificare la mancata riapertura del teatro Cavour con gli ambiziosi e costosi interventi programmati.

Avendo avuto l’occasione e il piacere di assistere, nella serata di sabato, allo spettacolo di beneficenza organizzato all’auditorium della Camera di Commercio, vorrei sottoporre all’assessore e al sindaco la seguente riflessione.
Avete idea del prezzo che tanta “ambizione progettuale” ha fatto pagare ai cittadini di Imperia, in particolare ai più giovani, avendo causato l’assenza per cinque anni di uno spazio culturale dove avrebbero potuto assistere a concerti, spettacoli teatrali ed eventi culturali, che in una città normale dovrebbero essere un pezzo fondamentale dei servizi pubblici che un amministratore dovrebbe garantire?

Non riescono a cogliere che un teatro è prima di tutto un bene comune al servizio della collettività e non un giocattolo per soddisfare le private ambizioni di amministratori che sembrano giudicare la qualità della vita della città solo osservandola dai loro uffici, questi si invece rimessi a nuovo a tempo di record?

Se facessero almeno un piccolo sforzo di autocritica non ci troveremmo a dover commentare certe risposte e certe proposte insensate, come quella del tour sul cantiere del teatro che Scajola si è inventato per “arricchire” la sfilza di annunci che caratterizza la sua campagna elettorale“. 

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