2 Maggio 2024 05:25

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2 Maggio 2024 05:25

Gattino intrappolato in una scatola di latta: liberato dal Soccorso Veterinario. La gratitudine della padrona. “Avete salvato il mio Teo” / Le immagini

In breve: Un intervento provvidenziale che si è risolto nel migliore dei modi.

“Desidero ringraziare di cuore questi volontari per il servizio che svolgono per i nostri amici pelosi un servizio che mancava sul territorio e tutto questo senza chiedere nulla in cambio”. Queste le parole piene di gratitudine di Anna, residente a Bordighera, rivolte all‘associazione Ambulanze Veterinarie Val Nervia che alcuni giorni fa ha salvato il gattino rimasto incastrato con la testa in una scatola di latta. Un intervento provvidenziale che si è risolto nel migliore dei modi.

Gattino intrappolato in una scatola di latta: salvato da Ambulanze Veterinarie

“Sono una signora anziana e invalida di Bordigheraracconta Anna a ImperiaPost – vorrei ringraziare l’associazione di volontariato Ambulanze Veterinarie che tre giorni fa ha salvato il mio gattino Teo intrappolato all’interno del mio magazzino con una scatola di latta sulla testa.

Lo sentivo miagolare ma non riuscivo a trovarlo e non capivo come mai non rientrava in casa. Così ho realizzato che il suo miagolare era una richiesta d’aiuto e ho chiamato subito il soccorso e l’hanno immediatamente liberato.

Desidero ringraziare di cuore questi volontari per il servizio che svolgono per i nostri amici pelosi un servizio che mancava sul territorio e tutto questo senza chiedere nulla in cambio”.

“Arrivati sul posto – racconta il presidente dell’associazione Igor Cassini abbiamo trovato il gatto con la testa incastrata nel barattolo di latta, in pochi minuti abbiamo tagliato la scatola per allargarla e l’abbiamo sfilata. Fortunatamente il micio sta bene e non ha avuto bisogno di ulteriori cure. In questo caso è andato tutto bene, ma vorrei fare un appello agli utenti della strada per i casi in cui dobbiamo fare un trasporto urgente con le sirene accesse: rallentate e accostate perchè significa che un essere vivente sta lottando per la vita. Non siamo soccorritori di serie b”.

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