26 Aprile 2024 08:34

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26 Aprile 2024 08:34

IMPERIA. “DOPO 15 ANNI SONO PASSATA DI RUOLO. E’ DURA, MA BISOGNA RESISTERE”. LA STORIA DELLA PROFESSORESSA ANTONELLI

In breve: "E' un traguardo per chi ama questo lavoro: io voglio fare questo, adoro stare in classe adoro stare con i ragazzi e ora è un sogno che diventa realtà".

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Imperia. Dopo tanti anni di precariato e di trasferimenti da una scuola all’altra la professoressa Francesca Antonelli ce l’ha fatta: ha la sua cattedra di ruolo. Sentendo le sue parole e il tono di voce si capisce tutta la gioia e la soddisfazione: “Devo ancora realizzare che è successo” dice sorridendo.

La professoressa Antonelli ha fatto il concorso nel 1999 e, dopo tanti anni di supplenze è riuscita ad ottendere la cattedra a Ventimiglia e anche ad Imperia: “Ho studiato scienze agrarie e ho insegnato sempre estimo ai futuri geomtri, ora sono entrata di ruolo con questa materia a Ventimiglia, mentre a Imperia all’Istituto Tecnico Agrario mi occupero di materie agrarie appunto. E’ una grande soddisfazione – spiega la professoressa Antonelli – Quest’anno proprio non me lo aspettavo“.

E’ una strada lunga e tortuosa infatti quella che i professori devono intraprendere prima di avere un posto fisso e una cattedra “a tempo indeterminato”: “Le supplenze sono il classico percorso per noi precari, a giugno siamo licenziati e a settembre restiamo in trepidazione per vedere se ci sarà qualche ora per noi. E’ stressante, ma la cosa brutta è anche il non poter far progetti a lungo termine“.

“Si intraprendono dei percorsi con i ragazzi – spiega la prof. Antonelli – che poi devi abbandonare perchè l’anno dopo sarai da un’altra parte e bisoga ricominciare. Chi ne fa le spese sono poi gli alunni perchè viene meno la continuità e ne risente la qualità didattica”.

Ora le professoressa Francesca Antonelli però ha la sua cattedra e potrà portare avanti i progetti con i suoi alunni: “Ho visto tanta gente passarmi davanti, meritatametne o meno, ora il momento…il mio momento, doveva arrivare e così è stato. Non ci speravo, è stata una sorpresa enorme, bellissima e inaspettata. E’ un traguardo per chi ama questo lavoro: io voglio fare questo, adoro stare in classe adoro stare con i ragazzi e ora è un sogno che diventa realtà“.

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