2 Maggio 2024 16:55

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2 Maggio 2024 16:55

Caso Mameli: il gruppo Prima Imperia punge il consigliere Zarbano. “Faccia lei un passo indietro”

In breve: Queste le parole dell'assessore comunale Mattia Sasso (Lega), in merito alla decisione di Luciano Zarbano di chiedere le dimissioni della collega Silvia Mameli dal gruppo "Imperia Senza Padroni"

“È piuttosto singolare prendere atto che colui il quale aveva deciso di basare la sua attività politica sui principi di democrazia e di condivisione, chieda in modo meschino l’esclusione dalla legittima attività consiliare della collega Silvia Mameli – Queste le parole della Lista Prima Imperia Scajola Sindaco, in merito alla decisione del consigliere Luciano Zarbano di chiedere le dimissioni della collega Silvia Mameli dal gruppo “Imperia Senza Padroni”, con una lettera consegnatale nel corso dell’ultimo consiglio comunale.

Nel frattempo, la lista “Imperia Senza Padroni” con una nota stampa, durissima, firmata dal capolista Mario Re, ha scaricato il capogruppo Luciano Zarbano.

Caso Mameli, il gruppo Prima Imperia punge il consigliere Zarbano

“Proprio lei che aveva deciso di improntare il Suo progetto politico avvalendosi dello slogan Imperia senza padroni, oggi decide di togliere la maschera e di dimostrare chiaramente l’indole e la volontà di farlo!

La giustificazione nella richiesta delle dimissioni cita testualmente “Dimettendosi darebbe la possibilità al primo dei non eletti di collaborare con il Capo Gruppo Consiliare nell’attuazione del programma elettorale, all’insegna della coerenza e nell’interesse degli imperiesi” però forse ripercorrendo un attimo le scene la situazione risulta essere un po’ diversa:

Candidato da una parte della destra nazionale per poi essere messo repentinamente in un angolo e quando oramai non poteva più tirarsi indietro, con difficoltà, si è fatto carico di una lista senza padroni.

Le sirene della sinistra proletaria le hanno fatto perdere la sua l’identità politica – avete fatto squadra e scelto di utilizzare il solo veicolo comunicativo della delegittimazione amministrativa. Chiede la dimissioni di una collega che non sente e non si ritrova nelle musiche suadenti di un opposizione sospettosa.

Verrebbe da dire, faccia lei un passo indietro e lasci spazio al valore politico che il suo gruppo reclama.

Se proprio non le riesce farlo, come le è già stato giustamente consigliato, cambi il nome della Sua lista in Imperia del Padrone, però attenzione perché come può vedere un uomo solo al comando dura poco… giusto il tempo di un comunicato.

Le segnaliamo che però è un atto dovuto, motivo per il quale per rispetto istituzionale oltre che morale, le raccomandiamo di avvisare preventivamente coloro i quali l’hanno votata ispirati dal “finto” sentimento politico promosso in campagna elettorale, non si preoccupi basterà un breve giro di telefonate!

Ps. Giusto per presa conoscenza le consigliamo di contattare anche i colleghi Lucio Sardi ed Ivan Bracco!”

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