29 Aprile 2024 06:01

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29 Aprile 2024 06:01

Crisi idrica Imperia: “Venga limitata l’erogazione idrica nelle ore notturne”, Commissario Scajola ai Comuni. “Necessario intervenire con urgenza”

In breve: Oggi la firma dell’atto che mira a migliorare l’approvvigionamento della rete con misure straordinarie dei Comuni

Crisi idrica: dal Commissario ad acta dell’Ato idrico Ovest Imperiese Claudio Scajola l’indirizzo ai Comuni di ricorrere a misure straordinarie – nel caso specifico ordinanze contingibili e urgenti – per migliorare l’approvvigionamento della rete da Ventimiglia ad Andora, limitando l’erogazione nella fascia notturna da mezzanotte alle 5.

Crisi idrica: “Venga limitata l’erogazione idrica nelle ore notturne”, Commissario Scajola ai Comuni

L’atto, basato su una proposta avanzata dai tecnici per riequilibrare la rete, è stato firmato oggi ed è destinato ai Comuni interessati:

“Le criticità sul territorio sono sempre maggiori – dice Claudio Scajola – ritengo che occorra intervenire con urgenza affinchè l’acquedotto del Roja trasferisca il maggior quantitativo possibile di acqua soprattutto nella zona a levante, compreso il Comune di Andora. Per questo motivo, facendo seguito a quanto concordato nella riunione convocata nei giorni scorsi assieme al Prefetto Valerio Massimo Romeo, ho ritenuto di sollecitare i Comuni a prendere i dovuti provvedimenti, con ordinanze contingibili e urgenti perché l’intera rete possa avere l’approvvigionamento maggiore in questo periodo di siccità, limitando l’uso di acqua potabile nella fascia oraria da mezzanotte alle 5, consentendo eventuali deroghe, caso per caso, per motivate esigenze”.

I motivi della crisi idrica

Nel documento firmato dal commissario dell’ato idrico Claudio Scajola, che non risparmia critiche al Governo per il mancato arrivo di fondi dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile (“non ha consentito la realizzazione degli interventi che avrebbero garantito di contrastate in maniera efficiente l’emergenza idrica che riguarda il territorio del Egato Ovest Imperiese”) sono illustrati anche i motivi che avrebbero causato la crisi idrica che da alcuni anni attanaglia la provincia di Imperia. Tra questi la tempesta Alex dell’ottobre 2020 che avrebbe “prodotto pesanti ripercussioni sulle acque sotterranee nell’acquifero della piana del Roja”.

“Le captazioni dal Roja non hanno mai palesato criticità anche negli anni di maggior siccità (come il 2003), garantendo sempre la produzione necessaria e sufficiente a soddisfare il fabbisogno degli agglomerati sottesi.

La tempesta Alex del 2 Ottobre 2020 ha prodotto pesanti ripercussioni sulle acque sotterranee nell’acquifero della piana del Roia. Una grande quantità di materiali fini sono stati trascinati a valle dalla piena depositandosi nel letto del fiume, costituendo nell’alveo uno strato impermeabile. Tale strato impermeabile, bloccando l’infiltrazione delle acque superficiali, impedisce l’alimentazione della falda idrica alla quale attingono i pozzi ubicati nella piana. Per contrastare tale fenomeno vengono offertomi interventi di ‘raschiatura” (“gratage”), che permettono di rialimentare temporaneamente la falda, ma che devono essere periodicamente ripetuti perché perdono efficacia nell’arco di un mese circa, anche a causa della situazione siccitosa che ha ridotto la sezione del letto del fiume e, quindi, la possibilità di ricarica della falda subalvea”.

Le maggiori criticità riscontrate nell’estate 2023

Nel documento sono anche illustrate le principali criticità rilevate nel corso dell’estate.

“Nel corso dell’estate si sono verificati vari casi di impoverimento delle sorgenti ,con conseguente carenza idrica, localizzati a “macchia di leopardo” sul territorio e particolarmente sensibili in vari comuni: Dolcedo, Diano Arentino, Valle Arroscia, Val Merula.

In particolare il Comune di Andora dispone di due fonti di approvvigionamento: i campi pozzi sul bacino del Merula, particolarmente vulnerabili per il noto problema della risalita del cuneo salino, ed il Roja con alimentazione da Cervo che, fino ella realizzazione del raddoppio della condotta, presenta portate derivabili attualmente limitate.

Le messa in esercizio del dissalatore installato dal Comune di Andare non ha consentito al momento di garantire il riempimento dei serbatoi in quanto la resa dell’impianto è ancora troppo bassa. Allo stato, pertanto, a causa del cuneo salino, l’acqua presenta concentrazioni di cloruri incompatibili con la potabilità della stessa (Circa 8.000 utenze).

Ulteriori criticità si sono registrate precipuamente dovute alla secchezza delle fonti nei seguenti comuni:

  1. Borghetto d’Arroscia: Località Leverone, Monte Calvo Ubaghetta
  2. Ceriana: parte alta dell’abitato
  3. Chiusavecchia: Località Olivastri
  4. Diano Arentino
  5. Diano san Pietro: Località Evigno
  6. Dolcedo: Località Santa Brigida, Bellissimi, Costa Carnara, Castellazzo
  7. Imperia: Strada baitè, cason della guardia e vie limitrofe – Via terre Bianche e limitrofe
  8. 8. Pieve di Teco: Località Lovegno, Ligassorio, Acquetico, Trovasta
  9. Stellanello: Località Villarelli
  10. Vessalico: Lenzari 

Nei Comuni e Località di cui sopra Rivieracqua S.p.A. ha provveduto a garantire l’approvvigionamento di acqua potabile attraverso il posizionamento di serbatoi provvisori ed autobotti.

Recente ulteriore criticità si è registrata nel comune di Cipressa, con particolare riferimento al tessuto industriale che insiste su questo territorio. Stante quanto sopra espresso e nella consapevolezza che le criticità in parola si protrarranno ancora per un mese, fatti salvi eventuali eventi meteorici che modifichino lo stato di fatto, si rende indispensabile l’adozione di ulteriori misure finalizzate a fronteggiare l’emergenza. Al riguardo si è valutata la possibilità di introdurre limitazioni degli usi dell’acqua in tutti i Comuni al fine di sfruttare ancor più l’acquedotto del Roja trasferendo maggiori quantitativi di acqua verso il levante ivi compreso il Comune di Andora. 

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