28 Aprile 2024 12:03

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28 Aprile 2024 12:03

Suicidio di Moussa Balde al CPR di Torino: chiesti tre rinvii a giudizio dalla Procura

In breve: Le richieste di rinvio a giudizio della Procura riguardano la direttrice e il medico della struttura, accusati di omicidio colposo, e un ispettore accusato di falso ideologico e favoreggiamento.

Sono tre le persone per cui la Procura di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio per la morte di Moussa Balde, il 23enne originario della Guinea che si è tolto la vita nel maggio del 2021 all’interno dell’ospedaletto del Centro Permanenza e Rimpatrio (CPR) del capoluogo piemontese.

Poco prima di essere trasferito in isolamento a Torino, Moussa Balde era stato aggredito a Ventimiglia. Per quel pestaggio, il Tribunale di Imperia, lo scorso gennaio, ha condannato a due anni di carcere (pena sospesa) tre imputati ventimigliesi. Il video della violenza, girato da un testimone, aveva fatto il giro del web, generando grande indignazione in tutta l’Italia.

Suicidio di Moussa Balde al CPR di Torino: chiesti tre rinvii a giudizio

Nel dettaglio, le richieste di rinvio a giudizio della Procura riguardano la direttrice e il medico della struttura, accusati di omicidio colposo, e un ispettore accusato di falso ideologico e favoreggiamento.

Chiesta l’archiviazione per il dirigente dell’ufficio immigrazione e altri due agenti. Nel mirino degli inquirenti, in particolare, la gestione del CPR e dell’ospedaletto

Le accuse rivolte alla direttrice e al medico della struttura sono di omicidio colposo, e l’accusa a un ispettore è di falso ideologico e favoreggiamento. Chiesta l’archiviazione per il dirigente dell’ufficio immigrazione e altri due agenti.

Secondo l’accusa, l’ospedaletto del CPR, oltre a presentare inadempienze e criticità nella gestione dei malati, sarebbe stato usato illecitamente come luogo in cui “trattenere” persone per motivi di ordine pubblico.

 

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