29 Aprile 2024 18:21

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29 Aprile 2024 18:21

“Una Commissione Speciale Antimafia a Diano Marina”: la proposta di Bellacicco approda in Consiglio Comunale. “La situazione è seria e preoccupante”

In breve: Nelle ultime ore, il Tribunale del Riesame ha respinto il ricorso contro la misura cautelare del carcere disposta nei confronti di Antonino Laganà, riconoscendo per la prima volta la presenza di un’associazione criminale operante con modalità mafiose nel territorio dianese. 

Domattina approderà sui banchi del Consiglio comunale di Diano Marina una mozione avanzata dai consiglieri di opposizione Marcello Bellacicco ed Elisabetta Borghi del Gruppo “Diano Marina”, con la quale si chiede l’istituzione di una “Commissione Speciale Temporanea Antimafia”. 

La mozione è stata elaborata dal Gruppo di opposizione a seguito della recentissima operazione Ares della Guardia di Finanza, coordinata dalla Direzione Investigativa Antimafia di Genova, che ha registrato l’arresto a Diano Marina e nei suoi dintorni di ben 26 persone, di cui 17 con l’accusa di traffico di stupefacenti con l’aggravante mafiosa. 

Proprio nelle ultime ore, il Tribunale del Riesame ha respinto il ricorso contro la misura cautelare del carcere disposta nei confronti di Antonino Laganà, riconoscendo per la prima volta la presenza di un’associazione criminale operante con modalità mafiose nel territorio dianese. 

Sottolinea Marcello Bellacicco: “Abbiamo presentato la nostra Mozione una settimana fa, sull’onda di eventi gravi successi nel Dianese, ma avevamo ancora la speranza che si dovesse procedere alla costituzione di una Commissione antimafia del Comune di Diano Marina ancora in un’ottica di attenta prevenzione.

Purtroppo, la conferma del Tribunale del riesame circa le modalità mafiose del gruppo criminale colpito dalla GdF ci avverte che la situazione è decisamente più seria e deve essere affrontata altrettanto seriamente.

Non ci piace di certo il ruolo di buoni profeti, ma ci auguriamo che anche la Maggioranza e l’altro gruppo di opposizione, domani in Consiglio Comunale, sappiano assumersi la responsabilità di una risposta politica e non solo, forte, coesa e determinata, approvando la nostra proposta. Diano Marina ed i suoi Cittadini devono essere tutelati, in ogni modo e da chiunque abbia un ruolo pubblico”.

Il testo della Mozione del Gruppo consigliare “Diano Marina”

I sottoscritti Consiglieri Marcello Bellacicco e Consigliere Elisabetta Borghi, del Gruppo Consiliare “Diano Marina”, a i sensi di quanto previsto dal Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale,

PREMESSO CHE

a. la recentissima operazione della Guardia di Finanza, coordinata dalla Direzione Investigativa Antimafia di Genova, ha registrato l’arresto a Diano Marina e nei suoi dintorni di ben 26 persone, di cui 17 con l’ accusa di traffico di stupefacenti con l’aggravante mafiosa, ha riportato alla ribalta, anche a livello nazionale, una problematica che da tempo affligge la nostra Comunità;

b. pochi giorni dopo, tale evento è stato poi seguito da un altro episodio, nella sostanza meno appariscente, ma egualmente preoccupante, relativo all‘esplosione davanti all’ingresso di un’abitazione di alcuni colpi di pistola i quali, per quanto a salve, sono fortemente indiziati di avere un significato intimidatorio;

c. in questi anni, Diano Marina è stata ripetutamente citata nella Relazioni semestrali della Direzione Investigativa Antimafia al Parlamento, che nella Edizione del Primo Semestre 2020, recitava testualmente “ i PELLEGRINO DE MARTE, si sono affermati nel Comune di Diano Marina (IM) caratterizzandosi per spessore criminale e spiccata pericolosità sociale tanto da essere stati spesso indagati e condannati per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione di armi da guerra, estorsioni, favoreggiamento di latitanti, incendi dolosi anche a mezzi d’opera di società concorrenti, minacce verso appartenenti alle Forze dell’Ordine e ad Amministratori Comunali;

d. sulla base dei dati statistici della Banca d’Italia e del Centro CGIA di Mestre, sono in deciso aumento le operazioni sospette di riciclaggio nella Provincia di Imperia, che si pone al primo posto in Liguria e nelle prime posizioni in tutto il Nord Ovest;

e. le attività economiche che caratterizzano il nostro territorio, per loro natura sono particolarmente vulnerabili verso tale tipologia di reato, che costituisce uno dei pilastri particolarmente vulnerabili verso tale tipologia di reato, che costituisce uno dei pilastri fondamentali dell’attività mafiosa, inoltre i progetti PNRR sono stati indicati fondamentali dell’attività mafiosa da esimi Magistrati esperti del settore, come attività fortemente a rischio;

f. la Regione Liguria ha ritenuto necessario con la Legge Regionale 22 luglio 2022 rendere ancora più efficace la normativa in vigore, istituendo l’Osservatorio regionale sulla sicurezza e sulla criminalità organizzata e il “Tavolo regionale per la sicurezza integrata e la sicurezza urbana integrata” presso la Giunta Regionale, come risposta anche politica al fenomeno;

g. l’Amministrazione Comunale ha l’obbligo morale e sostanziale di assumere una chiara, forte e fattiva posizione di contrapposizione, perseguendo la cultura della legalità nel proprio territorio, prevenendo e arginando i comportamenti “mafiosi” e collaborando con le altre Istituzioni preposte;le altre Istituzioni preposte;

h. il  “Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari”, all’articolo 8 “Commissioni Speciali Temporanee” prevede che “Il Consiglio Comunale può procedere all’istituzione di Commissioni temporanee o speciali, determinandone i poteri, l’oggetto ed i limiti dell’attività, il termine per la conclusione dei lavori, nonché il numero dei componenti e la partecipazione numerica di ciascun gruppo i ciascun gruppo consiliare”.

IL CONSIGLIO COMUNALE SI IMPEGNA

ad istituire una “Commissione Speciale Temporanea Antimafia finalizzata a:

– fornire un chiaro, forte e fattivo segnale politico di contrapposizione verso qualsiasi forma di manifestazione di stampo mafioso;

– prevenire ed arginare tale fenomeno, attraverso la promozione di attività di sensibilizzazione dei Cittadini e delle Associazioni e di percorsi educativi presso le scuole;

– attivare uno “Sportello di ascolto”, eventualmente in collaborazione con le Associazioni impegnate sul tema, che possa costituire un sicuro e stabile riferimento per il supporto dei Cittadini;

– quando necessario, collaborare con le altre Istituzioni preposte, in particolare nell’analisi del fenomeno a livello locale e nell’individuazione delle attività di contrasto più proficue.

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