30 Aprile 2024 20:12

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30 Aprile 2024 20:12

Imperia: Teatro Cavour, dopo quasi 10 anni riapre il Ridotto. “Ogni cosa in città deve essere di qualità e all’altezza del futuro”/Foto e Video

In breve: Ha riaperto questa mattina il Ridotto del Teatro Cavour, chiuso dal 2015. Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti, oltre al Sindaco Scajola, all'assessore alla Cultura Roggero e all'assessore regionale Marco Scajola, le principali autorità civili e militari.

Ha riaperto questa mattina, dopo 10 anni, il Ridotto del Teatro Cavour, chiuso dal 2015. Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti, oltre al Sindaco Claudio Scajola, all’assessore alla Cultura Marcella Roggero e all’assessore regionale Marco Scajola, le principali autorità civili e militari.

Imperia: riapre il ridotto del Teatro Cavour

La giornata odierna ha rappresentato il primo step del percorso che, dopo altre cinque “inaugurazioni” alla scoperta delle luci, dei suoni, del cinema, della buca dell’orchestra e del palco, porterà in autunno alla riapertura della Sala principale del Teatro alla possibile presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che il Sindaco Scajola ha ribadito di aver invitato (“stiamo concordando le date migliori”).

In merito alla gestione del Teatro Cavour, Scajola non ha escluso, fermo restando l’ipotesi di una gestione diretta, una esternalizzazione con l’affidamento a una Fondazione (“valuteremo con la prudenza e l’attenzione del caso”).

Le lavorazioni effettuate nel Ridotto e nei locali della Fabbrica del Cavour comprendono il consolidamento della volta del salone Ottocentesco, il restauro del mobilio storico, l’acquisto di nuovi arredi per gli uffici e la foresteria, il rifacimento degli infissi, la predisposizione di un moderno impianto audio-video, l’inserimento dei tendaggi, il restauro dei pavimenti e la manutenzione dell’impianto elettrico e delle luci.

Il Ridotto, restaurato e riportato al suo antico splendore, tornerà ad ospitare eventi di pregio, conferenze, incontri e presentazioni, contribuendo a arricchire le opzioni di location per matrimoni disponibili nella nostra città. Inoltre, la nuova sede degli Amici della Lirica e gli uffici del Teatro garantiranno un utilizzo dinamico e vivace di questo spazio culturale, insieme alla Sala Danza.

Ulteriori spazi recuperati sono destinati a foresteria, costituendo un completamento per stabilire migliori sinergie con compagnie operanti nell’ambito dello spettacolo, comprese possibili forme di produzione che richiedessero periodi di permanenza per prove, stage e laboratori.

Dopo il taglio del nastro e un breve tour alla scoperta del Ridotto restaurato, il Sindaco Claudio Scajola ha risposto alle domande dei cronisti presenti. 

“E’ la parte storica della città che era difficile restaurare così bene – ha dichiarato il primo cittadino – Sono state bravissime le architette, le maetranze, i maestri del restauro. Le illuminazioni rendono ancora di più l’atmosfera. Le tende che abbiamo messo identicamente a come erano nel progetto che abbiamo visto nell’archivio di stato. Il Ridotto era la sala del consiglio comunale di PortoMaurizio. Si è portato, come giusto sia, ad onore di chi lo costruì nel 1870, ad una cosa di grande pregio della città. Qui c’era il Comune di Porto Maurizio, gli uffici del Comune e sotto il Teatro. Noi abbiamo pensato di adeguarlo ai tempi, perché il Comune ha una sua sede diversa. Bisognava inserire ciò che è utile e compatibile con la struttura teatrale. Da una parte la lirica, Gli Amici della Lirica, che hanno una tradizione antica, importante, in città. Con i reperti della storia del teatro di Imperia e con la possibilità di diventare sala musica. 

Dall’altro lato quelli che saranno gli uffici che guideranno l’attività teatrale che sarà complessa. Ci sarà il teatro, la danza, la musica, il cinema. Sarà necessario che ci sia una struttura ad hoc destinata alla gestione di questa fabbrica. E vogliamo che sia anche una scuola, gestita per attirare giovani. E allora abbiamo arredato e restaurato due appartamenti, arredati in modo moderno, con i loro bagni, le loro attrezzature, in modo che si possano fare stage di musica e di danza. In buona sostanza diventa un centro recuperato di un mondo di cultura con la c maiuscola e non del culturame di cui tante volte si parla.

Quattro milioni di euro? Credo che se è costato 4 milioni di euro, qualcosa di più, significa che è giusto. Si paga quello che si fa, la qualità del prodotto, si paga e si vede il risultato. Il costo da quello che colgo è inferiore alla resa che c’è. Mi dicono i tecnici che sono stati fatti contratti sempre parsimoniosi, ma sempre tenendo presente che ci vuole qualità nelle cose che si fanno nella nostra città, dal marcipiede al teatro. Ogni cosa deve essere all’altezza del futuro e di grande qualità, questa è la direttiva del Sindaco ai suoi collaboratori. 

Questa è una città piccolina, stamattina avevo nella sala del Comune di Imperia cinquanta persone che venivano da fuori. Mi sono cimentato ad illustrare brevemente la storia della città, illustrando l’affresco. Dicevo loro che quando si costruì il Palazzo Comunale, così ricco, così costoso, Imperia aveva 23 mila abitanti. Eppure fecero questo Palazzo di questa vastità. Quando viene qualche Ministro a trovarmi mi dice che gli sembra il Ministero dello Sviluppo Economico perché è un pò lo stesso periodo e perché la dimensione è molto grossa. Con questo voglio dire che è una città che ha una storia importante, che pur essendo piccola ha avuto due Premi Nobel, ha avuto De Amicis. La settimana scorsa sono venuti diversi giapponesi perché volevano vedere la città dove è nato De Amicis perché stanno traducendo “Cuore” in giapponese e sta diventato una vendita enorme in Giappone. De Amicis è nato qua e qualcuno voleva cambiare il nome al Liceo.

Qui è nato Angelo Silvio Novaro, Mario Novaro, questa è una città piccola che ha avuto glorie importanti, poi forse c’è stato qualche virus sconosciuto che deva aver fatto qualche danno. Questa città va recuperata nel suo valore e nella sua storia e quindi bisogna fare cose all’altezza. Se Porto Maurizio che aveva 6 mila abitanti ha fatto questa roba qua ti fa venire il dubbio che le classi dirigenti fossero molto più qualificate di quelle di adesso”.

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