26 Aprile 2024 22:24

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26 Aprile 2024 22:24

IMPERIA. PARCO URBANO NEL DEGRADO, ESPLODE IL CASO. RESIDENZA LE VELE PRONTA A CHIEDERE I DANNI AL COMUNE: “PERSI TANTI POTENZIALI ACQUIRENTI”/L’ESPOSTO

In breve: Motivo del contendere un esposto presentato dallo Studio Legale Gerbi-Massa per conto della società Residenza Le Vele. Nel mirino le condizioni disastrose in cui versa il parco urbano nell'area frontistante il complesso residenziale `Le Vele`

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Esplode a Imperia il caso parco urbano. Motivo del contendere un esposto presentato in Comune a Imperia dallo Studio Legale Gerbi-Massa per conto della società Residenza Le Vele Srl. Nel mirino le condizioni disastrose in cui versa il parco urbano nell`area frontistante il complesso residenziale di nuova costruzione `Le Vele` ubicato sull`Amerigo Vespucci.

Tre i punti chiave contestati nell’esposto.

Il cumulo di terra di fronte al complesso residenziale `Le Vele”. Nel documento si legge che “il piazzale è in terra battuta e continua a essere occupato da un imponente cumulo di terreno di rilevantissime dimensioni posto direttamente di fronte all`edifico residenziale della società“.

Residenza Le Vele – si legge ancora – ignora chi ivi abbia abbancato il terreno e da dove esso provenga. L’area in questione si trova, comunque, nella disponibilità del Comune di Imperia, essendo parte del Parco Urbano comunale di San Leonardo”.

Nell’esposto lo studio Gerbi specifica che l’attuale condizione del parco urbano “continua a causare un grave ed ingiusto danno alla Società che ha visto potenziali acquirenti desistere proprio a causa dell’attuale stato dei luoghi. A questo si aggiunge che, con il tempo, l’accumulo di terra è divenuto un’area gerbida e, così, un ricettacolo di sporcizia e rifiuti abbandonati in violazione del minimo decoro urbano, dell’igiene e della salute pubblica e con maggior danno della società“.

– La presenza, sempre nell’area frontistante il complesso residenziale, di camper, camion e roulotte. Nel documento si legge che “la restante porzione del piazzale e la zona ad esso circostante continuano ad essere utilizzate come area di parcheggio e di stazionamento di camion ed altri autoveicoli pesanti cui nel tempo si sono aggiunti caravan, roulotte, e camper, tutti abitati stabilmente“.

Ma non è tutto. La contestazione dello studio Gerbi si allarga alle condizioni della strada che separa il complesso residenziale dal parco urbano e al comportamento degli abitanti dei camper. Nel dettaglio, nell’esposto si legge che “il continuo transito di mezzi pesanti sulla strada ha provocato danni rilevanti al manto stradale che oggi appare sconnesso con innumerevoli buche e quasi inesistente.  Medesimi danneggiamenti sono stati stati causati agli impianti di illuminazione pubblica installati lungo la strada. Inoltre i pali della illuminazione pubblica sono addirittura utilizzati come sostegno per la stesa della biancheria dagli abitanti dei camper, delle roulotte e dei caravan ivi insediatisi. Infine, una parte delle aree è stata, ancora di recente, utilizzata come deposito per vecchi cassonetti di rifiuti ed auto incidentate“.

– Terzo e ultimo punto. Lo studio Gerbi chiede l’ultimazione del parco urbano, con la copertura del depuratore, la rimozione della montagna di terra e il controllo/verifica/soppressione degli abusi.

Nel dettaglio, nel documento si legge che alla società Residenza Le Vele “preme il completamento del Parco Urbano di San Leonardo e, in particolare, delle aree frontistanti al compendio immobiliare, aree che ad oggi sono tutto tranne che un parco urbano“.

In merito alla copertura del depuratore, si legge ancora che “il progetto prevedeva la copertura del limitrofo depuratore con sistemazione a verde, in modo tale da rendere invisibile un edificio obiettivamente non consono con la retrostante zona residenziale e la zona a verde pubblico nel quale è inserito“.

L’esposto si chiude con un ultimatum chiarissimo al Comune di Imperia. Nel caso in cui non vengano ottemperate le richieste, la società Residenze Le Vele Srl sarà costretta “a rivolgersi alle competenti autorità giudiziarie al fine di veder riconosciuti i propri diritti e interessi e al fine del risarcimento del danno“.

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