2 Maggio 2024 02:16

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2 Maggio 2024 02:16

IMPERIA. CITTÀ IN CRISI. GROSSO (IBC): “PARTECIPEREMO ANCHE NOI ALLA CONVENTION DEGLI ARTISTI PER USCIRE DA QUESTA SITUAZIONE STAGNANTE”

In breve: "La politica dovrà esserci, perché è quella che ha il compito di comprendere per risolvere i problemi, di saper ascoltare per svolgere il proprio ruolo di servizio, mettersi a disposizione dei suoi cittadini per favorire processi di cambiamento e di sviluppo che non nascano nelle segrete stanze del potere, ma nelle strade, nelle piazze.. "

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“Intervengo ora sulla querelle nata in queste ultime settimane tra alcuni esponenti del mondo artistico imperiese, perché dai mugugni (legittimi) iniziali si è passati a una proposta concreta, che dimostra la voglia di cercare una via diversa dalla rassegnazione per cambiare il corso della nostra città”.

A scrivere è il capogruppo di Imperia Bene Comune in consiglio comunale Gianfranco Grosso che prosegue: “Questa crisi economica inarrestabile, che ha investito anche Imperia, rischia di mettere tutti in ginocchio e di spostare le esigenze della società sui bisogni più impellenti e primari di una vita in affanno, ma non dobbiamo dimenticarci che la cultura non è un valore secondario, non è un bene voluttuario. La cultura e l’arte sono il motore del pensiero, la coscienza critica di una società, una visione più ampia del mondo. L’arte nella sua espressione più diversa aiuta la cultura del pluralismo, del confronto, della solidarietà, crea condivisione, appartenenza, fiducia nei propri mezzi e in quelli degli altri.

In questo tempo di regressione morale ed etica, di sfiducia nei valori della partecipazione, di esaltazione del valore economico rispetto a quello spirituale e ideale, c’è bisogno di arte e di cultura, c’è bisogno di pensiero e di proposte che nascano dalla coscienza di una società che non si avviti su se stessa. Ecco perché credo che la proposta di una convention culturale organizzata dai nostri più illustri artisti sia il modo migliore per mettere in moto una concreta presa di coscienza collettiva su cosa si possa fare, a cominciare da ciascuno di noi, autonomamente, per cambiare verso a questa situazione stagnante.

La politica, purtroppo, ha dimostrato e sta dimostrando di non essere adeguata alla società e alle situazioni che cambiano, manca di prospettive e di pensieri alti che riescano a darci l’idea di una democrazia moderna al passo con i tempi, per questo c’è sempre più bisogno di aggregazione sociale, di partecipazione dal basso che crei legittimazione e consenso, insomma una società viva e interattiva con le istituzioni che ci governano, in grado di portare all’attenzione della politica i bisogni di un quartiere piuttosto che i bisogni di una categoria sociale od economica o, ancora, di una città intera.

In questo quadro certamente difficile i nostri artisti possono esprimere importanti motivazioni, proporre soluzioni e indicare vie di uscita, anche in autogestione, per consentire ad Imperia di non arrendersi a questo trand di decadenza e rassegnazione. E in questo senso sarà importante che il 25 aprile, alla convention proposta, partecipi anche la politica, non per stumentalizzare, non per apparire, ma per ascoltare e comprendere i bisogni e il pensiero di chi, pur seguendoci da lontano, è rimasto imperiese nell’orgoglio e nel cuore. La politica dovrà esserci, perché è quella che ha il compito di comprendere per risolvere i problemi, di saper ascoltare per svolgere il proprio ruolo di servizio, mettersi a disposizione dei suoi cittadini per favorire processi di cambiamento e di sviluppo che non nascano nelle segrete stanze del potere, ma nelle strade, nelle piazze e tra la gente che arranca per portare a casa con dignità il giorno dopo, suo e della propria famiglia. E aver proposto il 25 aprile come data di questa possibile convention mi fa ancora più piacere, perché questa data è il simbolo della rinascita dell’Italia moderna e libera, un’Italia che dal sangue e dal sacrificio dei suoi giovani artisti della democrazia ha saputo costruirsi un futuro migliore. Imperia Bene Comune ci sarà”.

 

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