26 Aprile 2024 11:17

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26 Aprile 2024 11:17

ADDIO NASCITE ALL’OSPEDALE DI IMPERIA. SALA GREMITA PER IL CONSIGLIO COMUNALE MONOTEMATICO. CAPACCI:”CHIUSURA DI OSTETRICA È SOLO LA PUNTA DELL’ICEBERG, CHIEDIAMO…”/FOTO E VIDEO

In breve: Presenti in aula, tra gli altri, anche il Sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori, accompagnato dall'assessore Francesco Bregolin, e l'assessore ed ex Sindaco del Comune di San Bartolomeo Adriano Ragni.

ostetricia

Si sta svolgendo in una sala del consiglio comunale gremita il consiglio comunale monotematico convocato dal Comune di Imperia per prendere posizione contro la decisione dell’Asl di trasferire il reparto di Ostetricia da Imperia a Sanremo. In particolare nella sala del consiglio sono presenti molti dei membri del gruppo “No al trasferimento di Ostetricia e Ginecologia a Sanremo” che su Facebook conta già oltre 12.400 iscritti. Tra i consiglieri comunali assenti Cristina Gavi, Giulia Gorlero (Azione Civica), Ida Acquarone (Forza Italia) e Gianfranco Gaggero (Forza Italia, per problemi di salute). Presenti in aula, tra gli altri, anche il Sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori, accompagnato dall’assessore Francesco Bregolin, e l’assessore ed ex Sindaco del Comune di San Bartolomeo Adriano Ragni.

A introdurre la discussione il Sindaco di Imperia Carlo Capacci: “Fa piacere che sulla carta di identità ci sia scritto ‘nato a Imperia’. Ci farebbe piacere se fosse così anche in futuro. Da alcuni anni è in atto un piano di razionalizzazione della Sanità regionale che ha coinvolto anche Imperia. Progetto che prevede di convogliare tre reparti ospedalieri in un Ospedale Unico da realizzarsi a Taggia. Progetto che però al momento è fermo. Solo con l’Ospedale Unico il punto nascite unico avrebbe un senso, ma non allo stato attuale. Noi siamo qui questa sera a discutere di trasferimento di reparti ospedalieri perché il progetto dell’Ospedale Unico è fermo. L’Asl costa troppo, per questo si è studiato un meccanismo di riorganizzazione che però a nostro avviso è fortemente penalizzante per l’Ospedale di Imperia, dunque per i cittadini di Imperia e di conseguenza per la tutela della salute dei cittadini di Imperia. Noi vogliamo che vengano mantenuti gli standard qualitativi e quantitativi e che vengano mantenuti i presidi ospedalieri. Teniamo presente che questa non è una manifestazione solo politica, perché sono state raccolte 12 mila firme con la chiusura dell’Ospedale di Ostetricia dell’Ospedale di Imperia. La realtà dei fatti è che lo spostamento del punto nascite è la punta dell’iceberg, perché il programma di razionalizzazione della sanità prevede lo spostamento di altri reparti ospedalieri che oggi, a Imperia, sono arrivati a livelli di professionalità altissimi.

È inopportuno pensare di spostare questi reparti. E poi per fare cosa? Per portarli a Sanremo? In un Ospedale neanche idoneo ad ospitarli? Questa non è un’azione che garantisce la tutela del cittadino. Ho incontrato, ad esempio, negli ultimi giorni alcuni neurologi. Mi hanno spiegato che a Imperia c’è un protocollo che funziona perfettamente e che ribaltarlo andrebbe contro la tutela della salute del cittadino. Questa delibera è la manifestazione della volontà dei cittadini di Imperia, contrari allo spostamento del reparto di Ostetricia da Imperia a Sanremo.

“Credo – prosegue Capacci – anche anche il fatto che non ci sarà più nessuno nato a Imperia, che è il capoluogo di provincia, dovrebbe essere tenuto in considerazione. Oggi, al termine della discussione, delibereremo che: CONSIDERATO Che negli ultimi anni si è proceduto a continui e inaccettabili tagli ai servizi sanitari, spacciati per ristrutturazioni o per lotta agli sprechi,che in realtà alcun risparmio hanno portato provocando semmai tagli dei posti letto, dei servizi territoriali e maggior criticità economico-sanitaria ai cittadini. CHIEDIAMO – Che non proseguano le politiche di depotenziamento degli attuali presidi ospedalieri di Sanremo e Imperia, con conseguente e inevitabile riduzione dei servizi resi al cittadino con disagi per la loro stessa salute. – Che vengano mantenute e incentivate le competenze e le professionalità presenti nelle varie unità operative ospedaliere esistenti e in quelle territoriali, facendo sì che i cittadini possano continuare a rivolgersi con fiducia alle cure offerte nei presidi e sul territorio evitando costose e spesso inutili trasferte. – Che il fenomeno delle fughe venga arginato da parte della Asl 1 attraverso una strategia credibile di informazione al cittadino, promozione dell’offerta, riduzione delle liste di attesa,coordinamento tra unità diagnostiche e di cura, promozione della professionalità e della meritocrazia. E NELLO SPECIFICO Che vengano mantenuti sul territorio entrambi i punti nascite di Imperia e Sanremo, con richiesta di deroga alla Regione per l’assunzione di nuove unità al fine di poter garantire gli standard di efficienza, sicurezza e qualità del servizio, anche tenuto conto degli ingenti investimenti sostenuti dall’azienda sanitaria imperiese per il rifacimento del punto nascite di Imperia e dell’effettiva posizione baricentrica del presidio imperiese, vista la situazione ospedaliera albenganese”.

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