27 Aprile 2024 06:01

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27 Aprile 2024 06:01

IMPERIA SI MOBILITA PER GLI ALLUVIONATI DEL PIEMONTE. A GARESSIO CON PALA E STIVALI PER OFFRIRE UN AIUTO CONCRETO: “UN BEL MESSAGGIO DI SPERANZA”/LE IMMAGINI

In breve: Da Imperia a Garessio per offrire un aiuto concreto agli alluvionati. Questa la missione dei cosiddetti "angeli del fango", partiti questa mattina dal capoluogo ligure. In totale, nella cittadina piemontese devastata dall'esondazione del Tanaro...

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Da Imperia a Garessio per offrire un aiuto concreto agli alluvionati. Questa la missione dei cosiddetti “angeli del fango”, partiti questa mattina dal capoluogo ligure. In totale, nella cittadina piemontese devastata dall’esondazione del Tanaro si sono ritrovati una ventina circa di imperiesi pronti a dare il loro contributo per una pronta rinascita.

“Siamo passati da Colle San Bernardo per raggiungere Garessio – racconta Davide Resta a ImperiaPost  – La strada è percorribile anche se molto fangosa. Il centro storico di Garessio è stato invaso da acqua e fango. I danni maggiori li hanno avuti le attività commerciali a piano terra e le abitazioni con gli ingressi sulla strada. Il ponte, le cui immagini hanno fatto il giro d’Italia, è completamente distrutto, senza più la balaustra e la pavimentazione.

“Noi abbiamo dato una mano soprattutto nelle operazioni di bonifica e pulizia delle scuole elementari e del parco adiacente. C’era fango e legna dappertutto. Le aule e i laboratori della scuola in particolare erano allagati. Dove non operano i mezzi della Protezione Civile ci sono quelli dei privati”.

“Garessio è tutto sommato, visto quello che è successo, in buone condizioni – aggiunge Giovanni Nebbia – I volontari della Protezione Civile, arrivati da tutto il Piemonte, hanno fatto davvero un lavoro encomiabile. Ci hanno assegnato tre posti dove andare a spalare appena siamo arrivati. C’è grande reattività, grande spirito di gruppo. C’è stata una risposta di solidarietà straordinaria. In meno di 36 ore Garessio è stata ripulita da gran parte del fango. Certamente ci sarà ancora molto da lavorare, perché quasi tutti gli esercizi commerciali sulla via principale sono alluvionati, così come molte cantine. Anche la scuola ha subito parecchi danni. Siamo andati ad aiutare in una casa privata. Il proprietario ci han raccontato che nel 94 l’onda del Tanaro fu di due metri più alta. E’ stata una giornata di lavoro, ma anche di grande speranza. Vedere così tanti giovani di 16 anni al lavoro con i volontari della Protezione Civile, arrivati in forze da ogni dove, è davvero un bel segnale”.

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