26 Aprile 2024 19:52

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26 Aprile 2024 19:52

REGIONE LIGURIA. SOPPRESSO COMITATO TECNICO REGIONALE PER IL TERRITORIO. SCAJOLA:”PASSO VERSO LA SEMPLIFICAZIONE PER…”/I DETTAGLI

In breve: In questo modo ci doteremo di una struttura regionale più leggera e operativa per rispondere meglio e più tempestivamente alle esigenze dei Comuni e dei cittadini, che ogni giorno chiedono alla politica regole più chiare, più snelle e quindi più semplici”.

SCAJOLA REGIONE

“Oggi è stato compiuto un ulteriore passo verso la semplificazione urbanistica: la soppressione del Comitato tecnico regionale per il territorio che impegna gli Enti pubblici, e tra questi la Regione, a rispettare tempi ridotti e prestabiliti per rispondere alle domande dei Comuni e delle imprese e a costituire Conferenze dei servizi interne come modello operativo da applicare ai procedimenti della Pubblica Amministrazione, testimonia la volontà della Giunta Toti di andare avanti con la semplificazione burocratica, evitando doppioni e lungaggini”.Lo ha detto l’assessore regionale all’Urbanistica, Marco Scajola commentando la soppressione, varata dal Consiglio regionale, del comitato tecnico per il territorio, organo che esprime pareri non vincolanti su materie come ambiente e urbanistica.

“Al posto dei 22 componenti del Comitato Tecnico che peraltro erano stati nominati a fine agosto 2015 dalla nostra amministrazione – aggiunge l’assessore Scajola – si faranno conferenze interne con i nostri funzionari permettendo agli Ordini professionali di seguire gli iter delle pratiche durante la conferenza dei servizi, per garantire un contributo scientifico al lavoro dei nostri tecnici”.  

“Già con le riforme del 2015 (LR 11/2015) e del 2016 (LR 29/2016) sono stati integralmente rivisti, nel senso della semplificazione, gli strumenti del livello regionale e comunale di pianificazione, attribuendo ai Comuni la maggior parte delle competenze e riducendo quelle della Regione – continua l’assessore Scajola –  In tutti i procedimenti amministrativi di competenza della Regione, sia sotto il profilo ambientale, sia urbanistico è già ampiamente prevista sia la partecipazione di enti pubblici competenti (Soprintendenza, Asl, Arpal, Province, Città Metropolitana) e delle associazioni ambientaliste, che possono anche chiedere l’indizione di consultazioni pubbliche. La legge regionale 29/2016 ha già affidato ai Comuni la gestione delle Conferenze dei servizi per l’approvazione dei piani urbanistici e dei progetti aventi valenza anche ambientale. In questo modo – conclude l’assessore Scajola – ci doteremo di una struttura regionale più leggera e operativa per rispondere meglio e più tempestivamente alle esigenze dei Comuni e dei cittadini, che ogni giorno chiedono alla politica regole più chiare, più snelle e quindi più semplici”.

 

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