26 Aprile 2024 13:48

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26 Aprile 2024 13:48

CARCERE DI SANREMO: I DETENUTI SI RIFIUTANO DI FAR RIENTRO NELLE LORO CELLE, LA DENUNCIA DEL SAPPE. “UNA PROTESTA CHE POTEVA DIVENTARE DI GRANDI PROPORZIONI”

In breve: Sembra che non ci sia tregua per il poliziotto penitenziario di Sanremo che ogni giorno deve confrontarsi con una popolazione detenuta sempre più ostica e riluttante alle regole

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Sembra che non ci sia tregua per il poliziotto penitenziario di Sanremo che ogni giorno deve confrontarsi con una popolazione detenuta sempre più ostica e riluttante alle regole.

E’ accaduto che un gruppo di detenuti stranieri, al termine delle attività ricreative, si sono rifiutati di far rientro nelle loro celle. A nulla sono valsi i tentativi di convincimento dell’unico agente presente per evitare un peggioramento della situazione, ma i detenuti lo hanno anche minacciato tanto da rendersi necessario l’intervento di rinforzi e la messa in sicurezza degli altri detenuti che non partecipavano alla protesta che, sembra, essersi ingenerata per futili ragioni quali sollecitare il trasferimento di un detenuto ad un altro carcere.

Solo dopo quasi due ore, la Polizia Penitenziaria è riuscita a mediare e far rientrare i detenuti facinorosi nelle loro celle.

E’ il SAPPe della Liguria a commentare la notizia:

“È inspiegabile la gestione dell’istituto di Sanremo che per noi sembra lontana dal rispetto delle regole rieducative, molto permissiva e tollerante per i detenuti. Riteniamo che ne il pluriennale direttore e nemmeno il comandante abbiano ben chiara la criticità quotidiana del loro istituto.

E’ utile ricordare – continua il SAPPe ligure – che nel mese di Luglio un detenuto ha colpito, con una sventagliata di pugni, il volto dell’agente di servizio. Questo ennesimo episodio, benché ben gestito dal personale di turno, avrebbe potuto prendere anche un risvolto ben più pericoloso dato che un detenuto era armato con un rudimentale bastone ricavato da una gamba del tavolo in loro possesso.

Il personale, a dire del SAPPe, è sottoposto a un forte disagio lavorativo causato oltre dal fronteggiare innumerevoli eventi critici, dai frequenti episodi di aggressione e minacce verbali. Episodi questi che benchè segnalati non sembrano preoccupare i vertici di quell’istituto.

Spero che questo ennesimo episodio di violenza – auspica il segretario LORENZOpossa servire per riportare la sicurezza in quell’istituto. Siamo d’accordo che il carcere deve rieducare il condannato e quindi restituire alla società soggetti capaci di convivere con il comune cittadino, è sconcertante intuire che la Direzione di Sanremo acconsenta comportamenti che poco o niente serviranno per il loro reinserimento nella società, anzi – si domanda concludendo il SAPPe – se si continua così non si rischia di restituire alla società detenuti preparati alla violenza ?”

Il Sappe Ligure si appella al Ministro della Giustizia BONAFEDE affinchè dia inizio ad una politica penitenziaria diversa da quella attuale che ha portato nelle carceri liguri, un dissesto organizzativo ed un elevato numero di eventi critici come il suicidio di 4 detenuti, quindi c’è necessità di intervento immediato inizialmente con un aumento di 200 poliziotti penitenziari, poi con il dotare la Polizia Penitenziaria di utili ed efficaci strumenti tecnici e corsi di formazione e specializzazione, tanto per iniziare.

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