28 Aprile 2024 22:07

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28 Aprile 2024 22:07

IMPERIA MON AMOUR. ALLA SCOPERTA DELLE PARTI NASCOSTE E INEDITE DEL MONASTERO DI SANTA CHIARA/FOTO E VIDEO

In breve: La terza puntata della nostra rubrica dedicata al Parasio, è incentrata sul Monastero di Santa Chiara con un viaggio tra le bellezze artistiche ed architettoniche appena scoperte guidati dall' 'Arch Tealdi.

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IMPERIA.  Terza puntata di “Parasio Mon Amour”, la nuova rubrica di ImperiaPost dedicata interamente al Parasio. L’architetto Cristina Tealdi porta il nostro giornale e tutti i nostri lettori alla scoperta di uno dei quartieri più caratteristici della città di Imperia. La terza puntata della nostra rubrica è dedicata al Monastero di Santa Chiara.
Ringraziamo ancora l’architetto Tealdi  per questa splendida opportunità e le Sorelle Clarisse per l’accoglienza.

“Abbiamo portato alla luce già 4 o 5 anni fa un brano di un affresco che poi si è rivelato essere importantissimo, perché è di Francesco Brea, del 1541, e che a carico della sovrintendenza è stato restaurato. Sono state trovate altre tracce di affreschi che solo ora abbiamo potuto rinvenire nella loro totalità e nel loro splendore, perché erano nascosti sotto una volta. Quindi io andando a fare la speleologa, archeologa, architetto sotto le volte, ho visto dei brani di affresco che mi incuriosivano, abbiamo tirato giù quel pezzo di volta, di cannicci naturalmente, quindi senza nessun problema e abbiamo trovato questi affreschi che probabilmente sono del ’400, orientativamente. Non abbiamo ancora potuto attribuirli, forse fratelli Biasacci, forse scuola di Antonio da Montelegale e che comunque sono parzialmente visibili e hanno una loro lucentezza a livello di colore, perché sono rimasti nascosti sotto le volte, quindi nessuno ha potuto manometterli. C’è una bella figura di Zaccaria, che diciamo è il clou di questo ritrovamento e probabilmente andando a scavare vicino sotto alle altre volte troveremo ancora qualcosa.

“Inoltre, abbiamo trovato delle stradine interne al Monastero che sono state inglobate nell’edificio. Erano stradine che comunicavano con l’esterno. Ho trovato nei documenti delle Clarisse una presa di possesso parziale delle Clarisse e del vicino, tale signor Trincheri, che hanno deciso, essendo questa strada ormai inglobata nei loro edifici, di dividersela in due, intorno al 1680″.

“Abbiamo trovato il vecchio ciottolato, addirittura un’antica bottega medievale che stava su questa stradina, sicuramente un piccolo carruggio, un piccolo vicolo. Questa bottega è parzialmente intatta per quanto riguarda l’esterno, perché ha la sua piastra, la sua persiana di legno ancora con gli stessi ferri com’era nata, e all’interno, appena dopo la piastra, c’è una specie di pozzo. Ancora non sappiamo se fosse una bottega che vendesse olio, che avesse magari in questo pozzo altri prodotti, perché lì c’è una cantina vicino, poteva essere anche vino, o poteva essere anche grano perché questo pozzo in realtà poteva essere anche una cisterna. Questo è un ritrovamento molto importante, avvalorato da uno scritto che abbiamo trovato nel Monastero in cui si parlava di una zona che veniva chiamata magazzini da grano e da vino, quindi può essere che questa zona potesse essere questa antica bottega. Abbiamo anche trovato il forno delle suore, che è stato costruito all’interno del Monastero dopo che la comunità di Porto Maurizio ha chiesto alle suore di non usare più quello esterno perché ormai era diventato il forno della comunità”.

ALLA SCOPERTA DEL MONASTERO DI SANTA CHIARA:

AFFRESCHI INEDITI DEL MONASTERO DI SANTA CHIARA:

COME È NATO IL MONASTERO? :

LE CISTERNE DEL MONASTERO DI SANTA CHIARA:

 IL MONASTERO DELLE CLARISSE NELLA STORIA:

NEI CUNICOLI DEL MONASTERO:

LA BOTTEGA NASCOSTA:

 

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