26 Aprile 2024 18:47

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26 Aprile 2024 18:47

DIANO MARINA. MONTAGGIO “ABUSIVO” DEL DEHOR DEL “BAR ROMA”. ASSOLTI PARRELLA, CHIENO E MANDUCA / I DETTAGLI

In breve: I tre, accusati di abuso d'ufficio e omissione di atti d'ufficio in merito alla vicenda dei dehor del Bar Roma di Diano Marina, difesi dall’avvocato Erminio Annoni, hanno così aspettato il giudizio del collegio composto dai giudici: Varalli, Lungaro e Aschero

parrella manduca chieno

Imperia. Sono stati assolti perchè il fatto nono sussiste l’ex vice comandante della Polizia Municipale Diano Marina, Francesco Parrella (oggi comandante ad Alassio), Roberto Manduca (oggi consigliere comunale di minoranza del Pdl, ndr), e il sovraintendente capo Bruno Chieno. I tre, accusati di abuso d’ufficio e omissione di atti d’ufficio in merito alla vicenda dei dehor del Bar Roma di Diano Marina, difesi dall’avvocato Erminio Annoni, hanno così aspettato il giudizio del collegio composto dai giudici Varalli, Lungaro e Aschero che hanno accolto la richiesta del P.M. Fornace del 20 gennaio, che non avrebbe riscontrato l’ingiusto profitto. 

La vicenda.

Nel 2006, durante il periodo di commissariamento del Comune da parte del vice prefetto vicario Biagio De Girolamo la pratica dell’ampliamento del dehor del “caffè Roma” di Manduca venne bocciata in quanto non conforme alle normative in materia di viabilità. Sempre nel 2006, Manduca venne nominato assessore alla Polizia Municipale, ruolo che svolse sino alla fine del suo mandato, maggio 2011. Nell’aprile del 2011, però, la pedana era già stata montata e il dehor ampliato senza che, l’assessore in carica, avesse ottenuto l’autorizzazione.

La domanda di ampliamento del dehor con pedana e la trasformazione del permesso stagionale in annuale venne fatta soltanto nell’agosto del 2011, quando Manduca non era più assessore in Comune. Quando gli agenti della Municipale si recarono sul posto registrarono la presenza della pedana e dell’allargamento del dehor comminando a Manduca una sanzione amministrativa per occupazione abusiva.

Allo stesso tempo, però, l’allora comandante della Polizia Municipale Francesco Parrella, espresse parere positivo sulla richiesta di Manduca a condizione che il dehor in questione non creasse intralcio alla circolazione stradale.

Tale parere era in contrasto con quello espresso nel 2006, sempre dalla Polizia Municipale,  nonostante la normativa sia rimasta invariataAltro aspetto da chiarire è legato agli atti del verbale che avrebbero dovuto essere trasmessi alla Prefettura entro 30 giorni ma ciò non avvenne. Manduca non pagò la multa e non fece neppure ricorso. Fu poi, a distanza di mesi, il comandante Daniela Bozzano a richiedere gli atti e “invitare” il suoi sottoposti ad inviare la documentazione alla Prefettura. Manduca, poi, smantellò la pedana.

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