26 Aprile 2024 16:38

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26 Aprile 2024 16:38

#SANREMO2015. ANNA TATANGELO: “IL MIO BRANO MI RAPPRESENTA. MI SONO LIBERATA DAI PREGIUDIZI. CONTI? ORMAI È DI FAMIGLIA”

In breve: Il primo Sanremo è stato il più importante, poi quando ho cantato Ragazza di Periferia è stato l'anno della mia consacrazione. Oggi invece, a distanza di anni, sono qui libera proprio a godermi tutto e credo si sia visto anche nei miei occhi

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L’elegantissima Anna Tatangelo, classe 1987, è salita sul palco del Festival di Sanremo quando aveva solo quindici anni. Era il 2002 e portava la canzone “Doppiamente Fragili” nella categoria giovani. Oggi, nel 2015, dopo altre partecipazioni al Festival di Sanremo è tornata sul palco dell’Ariston con la canzone “Libera”.

Sono felice perchè oggi torniamo a parlare di musica. Il primo Sanremo è stato il più importante, poi quando ho cantato Ragazza di Periferia è stato l’anno della mia consacrazione. Oggi invece, a distanza di anni, sono qui libera proprio a godermi tutto e credo si sia visto anche nei miei occhi”.

Anna Tatangelo è una donna, una mamma e una compagna. Può piacere o meno il suo testo, ma a livello umano è una persona dolce, disponibile. Libera mi rappresenta tanto, sono uscita dai pregiudizi e le persone che mi seguono vanno ad azzerare tutto questo tipo di polemica. Se dopo 10 anni di rapporto continuiamo a parlare di gossip e non di musica non è un problema mio. Se poi ci sono polemiche anche su questa canzone io mi chiedo: il problema è la canzone o è Anna?”.

“Questo Sanremo è normale, Carlo Conti è talmente entrato nelle case degli italiani che sembra uno di famiglia. Sa tanto di musica e quello che mi è piaciuto è che dopo la sigla ha fatto partire subito la musica nella prima serata! Dopo il Festival presenterò il mio disco, poi partirà il tour e su Italia Uno farò un programma con Alvin. Quindi gli impegni sono tanti è ovvio! “

“In Italia possiamo avere delle belle donne e curarci, qui c’è lo stereotipo di chi canta che deve fare solo quello. Io penso a Mina e penso che l’artista debba saper fare tutto, anche curarsi. Baudo è stato il primo a credere in me quando ero piccola, mi diceva di fare dizione e di studiare e di questo gliene sarò grata a vita”.

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