27 Aprile 2024 18:40

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27 Aprile 2024 18:40

IMPERIA. VOLANO GLI STRACCI IN CASA M5S. RUSSO REPLICA ALLA SALVATORE: “È LEI CHE DOVREBBE ESSERE ESPULSA, DANNEGGIA L’IMMAGINE DEL MOVIMENTO, IO…”/L’INTERVISTA

In breve: "È inconcepibile che qualcuno, qualunque ruolo abbia, possa venire nella nostra città a intimare all'amministrazione comunale, al Comune di Imperia, ente dello Stato Italiano, di cacciare Antonio Russo o chi per lui per sostituirlo con un'altra persona"

collage all m5s

“È inconcepibile che qualcuno, qualunque ruolo abbia, possa venire nella nostra città a intimare all’amministrazione comunale, al Comune di Imperia, ente dello Stato Italiano, di cacciare Antonio Russo o chi per lui per sostituirlo con un’altra persona. È una cosa abnorme, che testimonia quanto astio ci sia nei miei confronti”.

È un fiume in piena Antonio Russo, capogruppo del Movimento Cinque Stelle in consiglio comunale a Imperia, a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal capogruppo del M5S in consiglio regionale Alice Salvatore in merito alla procedura di espulsione dal Movimento dello stesso Russo.

“C’è un peccato originale alla base di tutta questa storia – dichiara Russo – In campagna elettorale avevo chiesto il rispetto della legalità nelle candidature del M5S. Avevo chiesto un passo indietro a un candidato che aveva amicizie imbarazzanti. Da quel momento ha avuto inizio la mia disgrazia. Prima con le minacce di espulsione, poi con l’avvio del procedimento, infine con l’espulsione. Da post pubblicati da vari attivisti su fb, pare che siano state fatte promesse per far fuori il sottoscritto dal Movimento. Promesse fatte da chi? Dalla stessa Alice Salvatore? E in cambio di cosa? Cosa è stato promesso in cambio della mia testa?”.

“L’espulsione non si è però mai concretizzata, perché io ho presentato le mie controdeduzioni, alle quali non ho mai ricevuto risposta. Quindi come può essersi conclusa la procedura di espulsione? Lo staff di Beppe Grillo non può mandare una lettera a Cara Glorio con la quale dice che sono stato espulso. Non è vero! Sono loro che devono rispettare per primi le regole del Movimento. Non possono fare una cosa simile. E non è tutto, questa mail è stata pure spacciata come una comunicazione di Beppe Grillo, con tanto di firma. È un falso! È stata contraffatta! Io divento matto, ma si rendono conto di quello che stanno facendo? Siamo nella Repubblica delle Banane”.

“Quello che mi chiedo è, perché avercela così tanto con me? La verità è che neanche Beppe Grillo può togliermi il logo in quanto mi è stato concesso con un atto notarile e io sono stato eletto regolarmente. Solo gli avvocati di Grillo potrebbero farlo. E allora Grillo, tramite i suoi legali, mi invii la richiesta di rinunciare al logo. Anche in quel caso farei opposizione, non mollerei. Io non rinuncio ai miei diritti acquisiti”.

“Per quanto concerne il consiglio comunale, il presidente Diego Parodi mi ha inviato una comunicazione ufficiale con la quale mi ha chiesto se intendo o meno rinunciare al logo. Io gli risponderò che non ne ho nessuna intenzione. Cara Glorio e i suoi amici se ne facciano una ragione. Fino a quando lo vorrò io, sarò io l’unico titolato all’utilizzo del logo. Se non le sta bene, se ne può anche andare, nessuno glielo impedisce”.

“Questa signorina (Alice Salvatore, ndr) non si può permettere di venire a Imperia a dettare legge. Se io fossi l’amministrazione comunale mi indignerei. La Salvatore vada a vedere i suoi problemi. Come mai non è in grado di fornire il rendiconto delle spese sostenute per la campagna elettorale? Da dove sono arrivati i fondi elettorali? Si è trincerata dietro la parola privacy. Ma come, abbiamo fatto tanto per rendere pubbliche le spese della politica e ora parliamo di privacy? Proprio il Movimento Cinque Stelle? Alice Salvatore ha parlato di fondi ricevuti, condizionati all’acquisto degli spazi elettorali. ma stiamo scherzando? È un qualcosa in disaccordo con tutte le regole del Movimento Cinque Stelle. È lei che dovrebbe far un passo indietro, che dovrebbe essere espulsa. È lei che danneggia l’immagine del Movimento Cinque Stelle, non io”.

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