27 Aprile 2024 04:34

Cerca
Close this search box.

27 Aprile 2024 04:34

IMPERIA. EVASIONE FISCALE DA 5,5 MILIONI DI EURO. NEL MIRINO DELLA GUARDIA DI FINANZA IL GESTORE DI TRE STABILIMENTI BALNEARI /L’OPERAZIONE

In breve: "Durante la perquisizione presso l'abitazione del rappresentante legale delle tre società e' stato esaminato il contenuto dl un computer con l'individuazione dl una serie dl files criptati".

guardia di finanza stabilimenti balneari

Tre verifiche fiscali nei confronti dell’unico titolare dl tre distinti stabilimenti balneari ha consentito dl rilevare ricavi in nero per un importo complessivo pari a circa 5.500.000,00 dl euro.

Questo e’ il risultato conseguito dall’attività volta al contrasto all’evasione fiscale eseguita dal nucleo di polizia tributaria della Guardia dl finanza dl imperia nei confronti dl altrettante società, riconducibili ad un’unica persona dedita alla gestione dl stabilimenti balneari.

Le ispezioni hanno preso in esame il periodo dal 2009 al 2013 consentendo dl scoprire l’utilizzo dl fatture false che, emesse da imprese compiacenti, documentavano operazioni economiche mai avvenute consentendo la deduzione dl costi mai sostenuti con la conseguente evasione delle imposte sui redditi e dell’iva.

A seguito dl tale condotta, costituente anche violazione dl natura penale, gli uomini delle fiamme gialle, su ordine del giudice per le indagini preliminari del tribunale dl Imperia, hanno proceduto al sequestro, nei confronti del rappresentante legale delle tre società, di denaro contante e dl un appartamento.

Durante la perquisizione presso l’abitazione del rappresentante legale delle tre società e’ stato esaminato il contenuto dl un computer con l’individuazione dl una serie dl files criptati. La decriptazione dl tali documenti informatici, condotta da parte dl militari appositamente qualificati, ha permesso dl scoprire l’esistenza di una contabilità parallela a quella ufficiale.

Con l’ausilio dl accertamenti bancari si è potuto dimostrare come i conti correnti personali dei soci venissero utilizzati, in realtà, per effettuare pagamenti (per acquisti “in nero”) riconducibili all’attività svolta in evasione dl imposta.

 

Condividi questo articolo: