26 Aprile 2024 11:02

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26 Aprile 2024 11:02

DIANO MARINA. PISTA CICLABILE. IL COMITATO “CICLABILE IN FERROVIA” REPLICA AL VICESINDACO ZA GARIBALDI:”NECESSITÀ IMPRESCINDIBILE PER LO SVILUPPO TURISTICO”

In breve: "Come Comitato spontaneo apolitico Diano Marina Ciclabile in Ferrovia, vorremmo precisare qualcosa in merito all'intervista del Vicesindaco Za Garibaldi riguardo a quanto da lui affermato circa la “problematica ciclabile”...

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“Come Comitato spontaneo apolitico Diano Marina Ciclabile in Ferrovia, vorremmo precisare qualcosa in merito all’intervista del Vicesindaco Za Garibaldi riguardo a quanto da lui affermato circa la “problematica ciclabile”Scrive così, in una nota stampa, il Comitato Diano Marina Ciclabile in Ferrovia.

“Consapevoli delle difficoltà economiche e delle alle altre priorità che ha la Città di Diano Marina, riteniamo che la progettazione della pista ciclabile non sia una cosa di secondaria importanza, ma una necessità imprescindibile per lo sviluppo turistico, anche alla luce della nascita della nuova ciclabile Bordighera – Ventimiglia.

Il Vicesindaco asserisce che è stata la regione Liguria a stabilire la viabilità per la stazione dicendo che ”quasi 1/3 del sedime ferroviario, che piaccia o non piaccia, è già stato inserito nella viabilità per la nuova stazione, quindi non tutto il sedime potrà essere utilizzato per un’eventuale pista ciclabile. Voglio ricordare, inoltre, che la viabilità tanto criticata che collega la nuova stazione al centro non è stata decisa dall’amministrazione, ma è stata stabilita dalla Regione”.

Noi chiediamo allora che ci vengano fornirti gli estremi, numero e data dell’atto con cui la Giunta Regionale, o il Dirigente del Dipartimento interessato, stabilisce dove debba passare la suddetta viabilità. Se ciò è stato deciso da Genova va considerata una interferenza gravissima nei confronti del comune di Diano Marina, in spregio alla sua autonomia decisionale e anche del Piano Urbano Comunale in vigore, tra l’altro avvallato e autorizzato dalla stessa Regione Liguria.

Una volta dimostrata la responsabilità a riguardo della Regione, ci rivolgeremo alla stessa per fare valere le nostre tesi.

Detto questo le nostre idee su dove dovrebbe passare la futura ciclabile non cambiano per i problemi che più volte abbiamo elencato riguardanti i costi, i tempi di realizzazione, l’impatto ambientale e altre decine e decine di piccoli nodi rispetto ai quali siamo disponibili a fornire dettagli metro per metro, 2800 per la precisione.

Infine, per quanto riguarda le risorse per le quali “ci vorranno molti anni” sappiamo che esistono piani di finanziamento europei quali il FESR e il noto INTERREG e un comma, il 640, dell’articolo 1 della Legge 208/15 riguardante i finanziamenti per il biennio 2017/2018 destinati alle piste ciclabili.”

 

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