27 Aprile 2024 01:44

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27 Aprile 2024 01:44

IL COMUNE DI DIANO MARINA DICHIARA “GUERRA” A RIVIERACQUA. SCATTA IL DECRETO INGIUNTIVO:”CI DEVONO OLTRE 2 MILIONI DI EURO DAL 2015″/ IL CASO

In breve: Una cifra importante, 2.188.108,98 € (comprensivi di interessi legali e allacci) che non è mai stata corrisposta al Comune dalla società e che ora il comune è intenzionata a ottenere per vie legali.

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È resa dei conti tra il comune di Diano Marina e Rivieracqua S.C.p.A., la società che gestisce il servizio idrico nella città degli aranci dal 22 maggio del 2015. La giunta comunale ha infatti dato mandato alla Fintel Engineering Srl di riscossione coattiva delle entrate di propria competenza relativi agli incassi del 2° semestre 2014 che del 1° semestre 2015 che avrebbero dovuto essere incassati dal Comune di Diano Marina ma, a seguito di un accordo tra le parti, sono stati introitati dalla società Rivieracqua con la promessa di riversamento a favore del Comune di Diano Marina entro il 31.12.2015. Una cifra importante, 2.188.108,98 € (comprensivi di interessi legali e allacci) che non è mai stata corrisposta al Comune dalla società e che ora il comune è intenzionata a ottenere per vie legali. 

I numerosi i tentativi e solleciti, citati nella delibera di indirizzo della giunta comunale, ad opera dell’Ente al fine di ottenere le somme dalla società presieduta da Massimo Donzella, sono rimasti lettera morta tanto da obbligare l’amministrazione a passare alle vie di fatto. 

La giunta ha dunque deciso di “dare avvio al procedimento di emissione di ingiunzione di pagamento ex Regio Decreto n. 639 del 14 aprile 1910 e s.m.i. delle somme dovute dalla Società Rivieracqua Scpa concernenti due distinte fatture, la n.1/2016 relativa all’ammontare del ruolo emesso relativo al 2° semestre 2014 e la n.1/2017 relativa all’ammontare di parte del ruolo emesso relativo al 1° semestre 2015“.

Un altra bella gatta da pelare per Rivieracqua, travolta nelle scorse settimane dallo scandalo dei “concorsi truccati” che ha portato all’arresto del direttore generale Gabriele Saldo e del consulente Federico Fontana oltre all’iscrizione nel registro degli indagati del dipendente, ora sospeso dal servizio, Fabio Cassella. 

Nei mesi scorsi il Comune Dianese ha messo nel mirino anche il precedente gestore del servizio, AMAT S.p.A, contestandole di aver incassato dall’Ente oltre 14 milioni di euro non dovuti. 

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