23 Aprile 2024 09:16

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23 Aprile 2024 09:16

Esplosione sala scommesse. Mucciolo condannato a 4 anni e 8 mesi di carcere, Trifilio a 4 anni

In breve: Michele Mucciolo condannato a 4 anni e 8 mesi di carcere, Ippolito Trifilio a 4 anni.

 

Michele Mucciolo condannato a 4 anni e 8 mesi di carcere, Ippolito Trifilio a 4 anni. E’ questa la sentenza pronunciata oggi in Tribunale a Imperia dal giudice Luppi nell’ambito del processo, con la formula del rito abbreviato,  per l’esplosione della sala scommesse Eurobet in via del Collegio a Imperia che causò la morte di due giovani albanesi (Albert Jakupaj, 19 anni, e Aranit Isamajlukaj, 29 anni).

Per quanto riguarda Mretjev Ismajlukaj, i cui legali (Ramadan Tahiri e Giovanni Di Meo) avevano chiesto un patteggiamento, la condanna è di 1 anno e 6 mesi, pena sospesa.

Gli imputati sono stati assolti dall’accusa di detenzione e trasporto in luogo pubblico di armi ed esplosivi, perché si è ritenuto che la benzina non fosse materiale esplosivo, mentre è stata dichiarata la responsabilità penale per i reati di incendio aggravato e morte come conseguenza di altro reato.

Nella scorsa udienza, il PM Grazia Pradella aveva chiesto 9 anni di carcere e 50 mila euro di risarcimento danni per Michele Mucciolo (difeso dagli avvocati Alessandro Mager e Davide Carpano) e 5 anni e 25 mila euro per Ippolito Trifilio (difeso dall’avvocato Loredana Modaffari). Per Mucciolo il Pm aveva giusticato la richiesta di pena in quanto, come già contestato nel corso delle indagini preliminari, sarebbe stato il mandante, insieme ad Alberigo, dell’attentato alla sala scommesse. A Trifilio era invece contestato il ruolo di tramite tra Mucciolo, Alberigo e gli attentatori albanesi. Mretjev Ismajlukaj, unico dei tre attentatori albanesi sopravvissuto, avrebbe svolto il ruolo di “palo”.

Per quanto riguarda, invece, le parti civili (i proprietari del palazzo e degli esercizi commerciali gravemente danneggiati dall’esplosione, i titolari delle attività commerciali e gli inquilini), rappresentate dagli avvocati Carlo Fossati, Serena Pilati, Damiris Bellini, Maria Grazia Acquarone e Giovanni Cicerano, la richiesta danni ammontava a svariate centinana di migliaia di euro. Il giudice Luppi ha concesso provvisionali per un ammontare superiore a 100 mila euro. Per il risarcimento danni definitivo il giudice ha stabilito che dovrà essere quantificato in sede civile.

Infine, il processo ad Alessio Alberigo (difeso dall’avvocato Erminio Annoni) che ha optato per il rito ordinario, prenderà il via davanti al collegio il 2 ottobre 2018. Il giudice Luppi, infatti, ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal Pm.

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