26 Aprile 2024 16:19

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26 Aprile 2024 16:19

Fermato al Confine con 550 pacchetti di sigarette nascosti nel furgone, 30enne denunciato dalla Guardia di Finanza

In breve: Per oltre dodici ore, quaranta finanzieri del Comando Provinciale di Imperia e tre unità cinofile hanno attuato un dispositivo rinforzato di contrasto dei traffici illeciti

L’arresto di un latitante di nazionalità rumena ricercato dalla giustizia italiana e la denuncia di un trentenne moldavo per contrabbando di sigarette tra i risultati dell’intensificazione della vigilanza attuata dai finanzieri di Imperia lungo il confine di Stato.

Per oltre dodici ore, quaranta finanzieri del Comando Provinciale di Imperia e tre unità cinofile hanno attuato un dispositivo rinforzato di contrasto dei traffici illeciti, presso la barriera autostradale di Ventimiglia (entrata e uscita Stato) e presso gli altri valichi di Confine, Ponte San Ludovico e Ponte San Luigi.

Sotto il coordinamento del Gruppo di Imperia, istituito di recente proprio per migliorare controllo del territorio, i finanzieri delle tre Compagnie hanno controllato 300 persone e più di 60 mezzi, tra autovetture, autobus di linea e mezzi commerciali.

Tra questi è stato fermato un furgone in uscita-Stato carico di stecche di sigarette

Erano nascosti in un una scatola coperta da numerosi bagagli. Il conducente del mezzo, un trentenne moldavo non residente in Italia e diretto a Nizza, è stato denunciato per contrabbando e i 550 pacchetti di sigarette, per complessivi di 11 kg, sono stati sequestrati.

Il contrabbando di sigarette è un fenomeno in forte crescita per la differenza di prezzo praticato sul territorio Francese, quasi il doppio rispetto a quello di un pacchetto acquistato in Italia e dieci volte di più di quelli venduti nell’est Europa, luogo di provenienza del carico sequestrato.

Arrestato dalla Finanza un latitante

Durante il servizio è stata fermata, presso la barriera autostradale di Ventimiglia – Entrata Stato, anche una Alfa Romeo con targa spagnola, condotta da un trentenne romeno diretto verso il Paese di origine – secondo quanto riferito. Dal controllo si è appreso, però, dei numerosi precedenti penali e, soprattutto, che sul suo capo pendeva un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Genova per reati connessi all’immigrazione clandestina e per i quali doveva scontare la pena di 4 mesi di arresto. Una volta foto-segnalato, è stato condotto presso il carcere di Sanremo

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