26 Aprile 2024 12:52

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26 Aprile 2024 12:52

Coronavirus: primo morto nell’imperiese, è un 76enne. “Ci aspettiamo picco di contagi”

In breve: "La notizia di oggi è che nell'Asl 1 il virus si è diffuso abbastanza. Ci prepariamo a un urto importante di contagi in tutta la Liguria".

C’è il primo morto per Coronavirus nell’imperiese. Si tratta di un 76enne di Sanremo, ricoverato in Ortopedia all’Ospedale di Sanremo. Lo ha annunciato il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti nel consueto punto stampa.

Ricoverato in ospedale per una perforazione intestinale, dopo aver fatto una tac è emersa una brutta polmonite e sottoposto al test è risultato positivo. Successivamente il paziente, dal quadro clinico già compromesso, è deceduto nel reparto di infettivologia.

I casi di contagio, in Liguria, sono saliti da 24 a 34 e attualmente sono in corso una decina tamponi.

Coronavirus: primo decesso nell’imperiese, cresce il numero di contagiati in Liguria

“Anche in Liguria potrebbe esserci una crescitaesponenziale dei contagi, come nelle altre regioni – ha dichiarato Toti – In totale sono 521 le persone sotto sorveglianza attiva:

  • Asl 1: 88
  • Asl 2: 277
  • Asl 3: 65
  • Asl 4: 36
  • Asl 5: 55

Gli ospedalizzati sono 6, tra Sanremo e Imperia, 5 nel savonese, 9 al San Martino di Genova, 2 al Galliera. Resta ancora un ricoverato nell’Asl 5. Il bilancio delle vittime è salito a 5. Un uomo è deceduto nella Asl1 imperiese, era ricoverato per varie ragioni nel reparto di ortopedia.

La notizia di oggi è che nell’Asl 1 il virus si è diffuso abbastanza. Ci prepariamo a un urto importante di contagi in tutta la Liguria. Di Coronavirus nella maggior parte dei casi si vive, però. Questo non va mai dimenticato”.

Coronavirus: il piano operativo della Regione Liguria

“Abbiamo portato in Giunta un piano operativo con l’obiettivo di ospitare pazienti con bassa, media, alta necessità di cura – ha aggiunto Toti – Abbiamo previsto incrementi per terapie intensive e luoghi di isolamento. Ci apprestiamo ad affrontare picchi di contagio. Nessuno pensi che questo porti ad una riduzione dei servizi sanitari della regione.

Per altro in questi giorni i nostri pronto soccorso sono sostanzialmente scarichi di pazienti. Questo dimostra che non sempre si va propriamente al Pronto Soccorso.

Ci stiamo preparando ad un urto importante di contagi che speriamo non avvenga ma non possiamo farci trovare impreparati”.

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