28 Marzo 2024 23:47

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28 Marzo 2024 23:47

Imperia, ex Colonie Biellesi: mancate opere pubbliche, il Comune ora chiede i soldi ai proprietari degli appartamenti/Il caso

In breve: Nuovi guai giudiziari per il complesso immobiliare delle ex Colonie Biellesi, a Imperia.

Nuovi guai giudiziari per il complesso immobiliare delle ex Colonie Biellesi, a Imperia. Il Comune ha avviato un contenzioso con i proprietari degli appartamenti per il pagamento degli oneri di urbanizzazione.

Imperia: Ex Colonie Biellesi, un contenzioso che si trascina da anni

La vicenda

Il progetto prevedeva, originariamente, per effetto di una convenzione tra Comune e privati (società Marechiaro Srl), la realizzazione di varie opere pubbliche a scomputo. La maggior parte delle opere, parcheggi, marciapiede, aiuole, è stata completata, mentre è rimasta incompiuta la strada di collegamento tra le ex Colonie Biellesi e il Monte Calvario.

L’opera, per essere realizzata, necessitava dell’intervento del Comune di Imperia che avrebbe dovuto acquisire vari terreni, da soggetti privati, per poi metterli a disposizione dell’impresa, la Marechiaro Srl. Un passaggio, quest’ultimo, che non si è però mai concretizzato. Si è così “attivata” una clausola prevista dalla convenzione, ovvero l’obbligo, per l’impresa, di versare nelle casse del Comune di Imperia circa 500 mila euro di oneri di urbanizzazione, pari, all’incirca, al valore della strada mai realizzata.

Ed è qui che si inserisce il contenzioso. L’impresa, la Marechiaro Srl (quote interamente di proprietà del sodalizio torinese Co.Im.Italia Holding di Lucio Pasqualini), in un primo momento ha sottoscritto un accordo con il Comune per il pagamento, a rate, dei 500 mila euro. Dopo la prima rata, regolarmente versata (circa 130 mila euro), la società è fallita. Il Comune si è così rivolto all’assicurazione, la Atradius (la stessa con la quale il Comune è già in causa per la mancata realizzazione, da parte della società Ubertas, delle opere a scomputo nell’ambito del progetto di realizzazione del complesso residenziale Le Vele sul Lungomare Vespucci, lato ferrovia) per ottenere il pagamento dei restanti oneri (poco meno di 400 mila euro). In che modo? Escutendo le fidejussioni a garanzia della realizzazione delle opere a scomputo.

Sulle fidejussioni si è aperto un contenzioso sfociato in una causa civile. Il Comune, dopo essere stato condannato in primo grado, ha presentato ricorso in Appello. La causa è ancora in essere.

Viste le difficoltà il Comune di Imperia si è rivolto ai proprietari degli appartamenti del complesso residenziale per ottenere il pagamento degli oneri (circa 3 mila euro a testa). Si è aperto un precontenzioso, con l’obiettivo di risolvere bonariamente la vicenda.

Il Comune di Imperia ha affidato l’incarico all’avvocato Franco Solerio (stesso legale che rappresenta l’ente nella causa civile in appello).

“Incarico di assistenza legale a tutela del Comune di Imperia – si legge nell’impegno di spesa – nella fase precontenziosa nei confronti dei privati proprietari e/o titolari di diritti relativi ai fabbricati in località ex Colonie Biellesi, ai fini di risolvere in via bonaria il contenzioso sugli adempimenti degli obblighi stabiliti nelle Convenzioni urbanistiche per il recupero delle somme ivi previste a favore del Comune di Imperia”.

Le parole del vicesindaco Giuseppe Fossati

“Si tratta di un contenzioso importante, che si trascina da anni – dichiara a ImperiaPost il vicesindaco Giuseppe Fossati La convenzione prevedeva la realizzazione di una strada di accesso al complesso residenziale. In caso di mancata realizzazione, la convenzione prevedeva la possibilità, per il Comune, di incassare circa 500 mila euro di oneri. Di fatto, dunque, il privato avrebbe dovuto pagare gli oneri. Ed è su questo punto che si è aperto il contenzioso. Prima con l’impresa, poi l’assicurazione, ora con i proprietari degli appartamenti. Capisco che sia spiacevole chiedere i soldi ai proprietari, ma il Comune ha degli obblighi di legge che vanno rispettati. Speriamo la situazione si possa risolvere bonariamente”.

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