19 Aprile 2024 15:46

Cerca
Close this search box.

19 Aprile 2024 15:46

Morte Martina Rossi, appello bis: PG chiede 3 anni per Albertoni e Vanneschi, parla la difesa. “Suicidio è escluso. I ragazzi sono innocenti” / Foto e video

In breve: Al termine dell'udienza hanno parlato gli avvocati degli imputati Stefano Buricchi e Tiberio Baroni.

Tre anni di carcere per tentata violenza sessuale. Questa la richiesta del PG Luigi Bocciolini al termine della requisitoria nell’ambito del processo d’appello bis per la morte della studentessa imperiese Martina Rossi, tenutosi oggi, 7 aprile, a Firenze.

Sul banco degli imputati i giovani aretini Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi. La sentenza è attesa, dopo le arringhe della difesa per il 14 aprile o, al massimo, per il 28.

Al termine dell’udienza hanno parlato gli avvocati degli imputati Stefano Buricchi e Tiberio Baroni.

Stefano Buricchi, Avvocato di Luca Vanneschi

“Come indica la Corte di Cassazione, se viene meno il delitto presupposto, la morte in conseguenza di altro delitto, se non c’è l’altro delitto, ovviamente deve essere dichiarata, ancor prima della prescrizione, l’assoluzione.

L’altra volta gli imputati sono stati assolti perchè il fatto non sussiste da entrambi i capi di imputazione. Non c’è stato nessun rilievo alla prescrizione. Anche la Cassazione si guarda bene da dire che quel reato è prescritto, proprio perchè questo pregiudicherebbe gli imputati”.

Puntate ad arrivare alla prescrizione?

“Assolutamente no, noi non abbiamo mai puntato ad arrivare alla prescrizione. Siamo arrivati a processo dopo 6 anni dal fatto, mai i difensori (eccetto una volta con la prescrizione sospesa per dovere di toga, perchè c’era l’astensione programmata dalle Camere Penali) hanno mai mirato alla prescrizione.

Il processo è partito dopo 6 anni, si è svolto nei tempi che ha ritenuto la Corte”.

Voi siete convinti siano innocenti?

“Lo abbiamo già dimostrato una volta”.

Tiberio Baroni, Avvocato di Alessandro Albertoni

Secondo voi si è suicidata?

“No, il suicidio è escluso. Ma si parla alla fine”.

Condividi questo articolo: