26 Aprile 2024 03:09

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26 Aprile 2024 03:09

“Aiutatemi a trovare mia sorella”: Imperia, l’appello di Gabriella. “Nata in Brasile, sono stata adottata. Conoscerla sarebbe un sogno” / Foto e video

In breve: Solo lo scorso anno, Gabriella ha scoperto di avere una sorella di soli due anni più grande e ora sta impiegando tutte le sue forze per ritrovarla.

“Se potessi incontrare mia sorella vorrei presentarmi, vedere se ci assomigliamo, sapere cosa fa della sua vita, chiederle se abbiamo gli stessi gusti“. Così Gabriella Calzamiglia, 19enne imperiese, originaria del Brasile, racconta il suo sogno.

Adottata quando aveva solamente 11 mesi, Gabriella ha lasciato la sua città natale, Nova Venecia (Espirito Santo), venendo a vivere con la sua famiglia a Imperia. Solo lo scorso anno, Gabriella ha scoperto di avere una sorella di soli due anni più grande, di nome Graziela Da Silva Alves – forse rimasta in Brasile con la nonna o forse adottata anche lei – e ora sta impiegando tutte le sue forze per ritrovarla, con grande impegno ed entusiasmo.

Ecco la sua storia.

Imperia: Gabriella, nata in Brasile, cerca sua sorella

La videointervista

Puoi parlarci di te?

“Mi chiamo Gabriella Calzamiglia, ho 19 anni e vivo a Imperia. Sono originaria di Nova Venecia, in Brasile, un città dell’Espirito Santo. Sono stata adottata quando avevo 11 mesi perché avevo problemi di salute e i miei genitori non riuscivano a occuparsi di me.

Un anno e mezzo fa ho scoperto di avere una sorella di nome Graziela Da Silva Alves, questo era il suo nome in Brasile, e il mio era Gabriela Silva Alves. Sto facendo un sacco di ricerche per trovarla e spero vadano a buon fine”.

Cosa hai provato quando hai scoperto di avere una sorella?

“È stato bellissimo perchè avevo visto quei documenti, ma non avevo mai il coraggio di aprirli. Quando li ho aperti ho visto che era tutto scritto in portoghese e ci ho messo un sacco di tempo per tradurli. Quando sono arrivata alla scoperta di avere una sorella ero felicissima. Sono scoppiata a piangere, non ci credevo. È stato davvero emozionante”.

Cosa sai di tua sorella?

“So che si chiama Graziela Da Silva Alves, che è nata il 26 ottobre del 2000 e che abbiamo gli stessi genitori Rosilda e Maurino. Avendo gli stessi genitori e solo due anni di differenza, magari possiamo essere simili, somigliarci. Sarà una scoperta”.

Dal momento della scoperta a oggi, come ti sei mossa per riuscire a rintracciarla?

“Da quel momento ho iniziato a fare un sacco di ricerche, anche sui social, Instagram, Facebook, ma non sono riuscita ancora a trovare nulla, ci sono tante persone con lo stesso nome e cognome. Ho cercato anche i nomi dei miei genitori, ma non sono riuscita a scoprire nulla. Ho pubblicato una storia su Instagram chiedendo di condividere il mio appello. Non me l’aspettavo ma l’hanno condivisa un sacco di persone. Sono felice perchè forse davvero potrei davvero riuscire a trovarla.

Ho provato a mettermi in contatto con la Casa famiglia dov’ero quando ero piccola, ma la direttrice non mi ha risposto, o meglio, mi ha inviato due messaggi eliminandoli subito dopo, forse perché non si possono dare certi tipi di informazione. Forse però sotto sotto qualcosa avrebbe voluto dirmi.

Avevo provato a inviare un video alle ‘Iene’ spiegando la situazione e anche a ‘C’è posta per te’, ma non ho avuto ancora risposta”.

Com’è stato crescere a Imperia?

Crescere qua è stato bellissimo, ho dei genitori fantastici, abbiamo rapporto meraviglioso. Sono felice di essere stata adottata in questa famiglia, mi vogliono un sacco di bene. La felicità mia è la prima cosa.

I miei genitori mi hanno detto che appena ero arrivata in Italia, non essendo abituata alla lingua, ogni volta che parlavano li guardavo male perchè non capivo nulla, era tutto un nuovo mondo”.

Se davvero riuscissi a incontrare di nuovo tua sorella, cosa vorresti dirle?

“Non lo so, vorrei presentarmi, chiederle se abbiamo gli stessi gusti, cosa fa della sua vita, se condividiamo tante cose. È una domanda complicata, non saprei cosa dire, ma sarei davvero felice. Vorrei vedere com’è fatta, se siamo uguali, diverse. Non so se è ancora in Brasile, in custodia di mia nonna, o magari adottata in qualche parte del mondo, non ne ho idea”.

I tuoi genitori cosa pensando di questa tua ricerca?

“I miei genitori mi hanno sempre supportata. Devo ringraziare particolarmente mia madre perché è sempre stata con me in questa cosa dal primo momento. È sempre stata felice e orgogliosa di avere una figlia che si traducesse tutti i documenti con impegno. È sempre stata la prima a volermi supportare. Sto imparando il portoghese, anche attraverso video su YouTube”.

Sei mai tornata in Brasile dopo l’adozione?

“No, non ci sono più tornata, dovevo andare per il compleanno dei 18 anni ma a causa del Covid è saltato tutto. Mi piacerebbe tornare nella mia città di origine, far vedere qualche foto, qualche data e cercarla da là”.

Cosa fai ora nella vita? Qual è il tuo sogno?

“Sto studiando Scienze dell’Educazione e Formazione perché mi piacerebbe aiutare le persone, che siano disabili o migranti. Il mio sogno sarebbe quello di aprire una comunità per ragazzi adolescenti e aiutarli ad avere un futuro come si deve”.

 

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