26 Aprile 2024 22:19

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26 Aprile 2024 22:19

Imperia: record dell’ora in bici con 2 protesi, Carmelo Multari riceve attestati. “Grande soddisfazione” / Foto e video

In breve: A distanza di alcuni mesi, Multari ha ricevuto i certificati che attestano la sua prova, terminata con 186 giri della pista, per un totale di 30.585 km, compiuti in un'ora. 

“Che soddisfazione”. Queste le parole di Carmelo Multari, 72enne imperiese, con due protesi alle anche, che, lo scorso febbraio, ha sfidato il “record dell’ora” in bicicletta al velodromo di Andora. ImperiaPost lo aveva seguito in diretta nella sua impresa (clicca qui per rivivere l’emozione di quel giorno).

A distanza di alcuni mesi, Multari ha ricevuto i certificati che attestano la sua prova, terminata con 186 giri della pista, per un totale di 30,585 km, compiuti in un’ora. 

Imperia: con 2 protesi sfida il record dell’ora in bici, Carmelo Multari riceve attestati

Multari, da sempre appassionato di ciclismo, dopo un’importante operazione subita nel 2017, ha dovuto ricominciare da zero e non ha mai mollato. A due mesi dall’intervento era già sulla sella della sua amata bicicletta, a dicembre 2019 ha rifondato lo storico gruppo ciclistico del Circolo Parasio. Lo scorso febbraio, al velodromo di Andora si è cimentato nel “record dell’ora” alla presenza dei cronometristi della FIC (Federazione Italiana Cronometristi) e del giudice di gara Stefano Cassiano, nelle veci del giudice Luca Giordano, della CSAIN (ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI).

“Ora ho ricevuto gli attestati della mia sfida – racconta Carmelo Multari a ImperiaPost – sono davvero soddisfatto. È importante per me lanciare il messaggio che nella vita non bisogna mai mollare.

La scorsa domenica, insieme agli atleti del Blu di Mare Circolo Parasio, abbiamo fatto un bellissimo giro al Colle dell’Agnello. È stata dura, ma ogni impresa dà grande soddisfazione. Nella foto ci sono mio figlio Luca Multari, Marco Amoretti, i miei fratelli Pasqualino e Carmelo Multari, Piero Multari e Marco Semeria”.

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