26 Aprile 2024 17:48

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26 Aprile 2024 17:48

IMPERIA. EMERGENZA RIFIUTI, L’INTERVENTO DI ALTERNATIVA TRICOLORE: “SE NECESSARIO IL SINDACO CHIAMI L’ESERCITO”

In breve: Alternativa Tricolore "Continuare a cercare inutili trattative con la Tradeco significa perdere ulteriore tempo e quindi andare incontro ad un degrado igienico-sanitario che potrebbe essere impugnato per via legale"

alternativatricoloreufficiale

IMPERIA – Anche Alternativa Tricolore Regione Liguria è voluta intervenire a proposito dell’emergenza rifiuti e del complicato rapporto con la ditta campana Tra.De.Co.. 

Pur comprendendo le proteste degli operatori allo smaltimento dei rifiuti a Imperia e circondario da parte della ditta pugliese Tradeco, in odore di fallimento, consapevoli che i responsabili di Tradeco affermano che l’appalto è stato un completo fallimento per la mancanza dei centri di conferimento,turni di lavoro insostenibili,problemi nel pagamento degli stipendi,la situazione igienico-sanitaria in città e provincia è a livelli allarmanti per la salute dei cittadini.

Ricordiamo agli amministratori che specialmente nel periodo estivo la presenza di spazzatura abbandonata in strada lungo i marciapiedi può essere causa dell’insorgere di epidemie a livello respiratorio e gastrointestinale. Se dovesse permanere lo stato di agitazione degli operatori con scioperi incontrollati o riduzione dello smaltimento dei rifiuti invitiamo il Sindaco di Imperia Capacci e i sindaci delle altre cittadine del circondari a prendere seri provvedimenti facendo ricorso al Prefetto di Imperia affinché in questo stato di elevata criticità per lo smaltimento dei rifiuti venga mobilitato l’esercito allo stesso modo dei comuni di Napoli e del circondario campano.

Continuare a cercare inutili trattative con la Tradeco significa perdere ulteriore tempo e quindi andare incontro ad un degrado igienico-sanitario che potrebbe essere impugnato per via legale con l’accusa al Sindaco di Imperia a quelli della provincia e alla stessa ditta Tradeco di attentato alla salute pubblica“.

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