26 Aprile 2024 21:58

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26 Aprile 2024 21:58

Udine: muore a 18 anni durante stage, il cordoglio degli Studenti Medi di Imperia. “Ministero e scuola scaricano sulle spalle di studenti e professori il peso di un’inefficienza cronica”

In breve: Queste le parole di Yannick Renzetti, portavoce del sindacato studentesco "Rete degli Studenti Medi Imperia"

Yannick Renzetti, portavoce del sindacato studentesco “Rete degli Studenti Medi Imperia“, interviene in merito alla tragica scomparsa di Lorenzo, 18 anni, travolto e ucciso venerdì scorso da una barra d’acciaio di 150 chili durante uno stage in periferia di Udine.

Muore a 18 anni durante uno stage: intervengono gli Studenti Medi di Imperia

“Nella giornata di oggi in tutta Italia sono presenti presidi e manifestazioni di solidarietà nei confronti della tragedia a cui abbiamo assistito a Udine, poco più di una settimana fa, nell’ambito del PCTO (ex alternanza scuola-lavoro); come Rete degli Studenti Medi di Imperia non possiamo rimanere indifferenti d’innanzi a tale disgrazia: di lavoro non si può morire e di scuola nemmeno.

Questo non è che l’apice del fallimento di una scuola e di un ministero che non garantiscono in nessun modo il diritto allo studio e che scaricano sulle spalle di studenti e professori il peso di tale inefficienza cronica; è dunque ora più che mai necessario ridefinire le prorità di questo paese mettendo finalmente al primo posto l’istruzione, in quanto essa è anche e soprattutto la palestra della nostra democrazia.

L’esito delle nuove sfide che stiamo affrontando e affronteremo nel prossimo futuro, in particolare relative alla crisi climatica, sarà deciso sicuramente dalla capacità della scuola di formare una generazione di cittadini istruiti alla solidarietà e alla sostenibilità; tale compito allo stato attuale delle cose è però impossibile.

Per conquistare il nostro futuro allora, dobbiamo fondare un nuovo modello di scuola che sappia ripartire dagli studenti stessi, divenendo così inclusiva, giusta e solidale: questa è la grande sfida che gli noi in primo luogo dobbiamo raccogliere, così da poter arrivare un giorno a parlare dell’istruzione come vanto, e non più come una vergogna. Che la scuola riparta dagli studenti”.

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