19 Marzo 2024 06:28

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19 Marzo 2024 06:28

Diano Marina: “L’antenna ai Pini del Rosso si farà”. Insorge il Comitato dei residenti. “Il Comune ha trovato un accordo con i privati. Grave danno per l’ambiente”/ Le immagini

In breve: Il Tar Liguria aveva accolto il ricorso della società Sbt S.r.l, sospendendo l’ordinanza di demolizione emessa nell’ottobre scorso dal Comune di Diano Marina, e fissando la trattazione nel merito al prossimo ottobre 2022. 

“La macchia mediterranea violentata nella sua meravigliosa essenza!”. Così il Comitato Pini del Rosso descrive la situazione in cui versa l’area sulla collina a ridosso tra i Comuni di Imperia e Diano Marina, luogo oggetto di una controversia tra la società Sbt S.r.l. e il Comune di Diano Marina per la realizzazione di una nuova antenna.

Il Comune della Città degli aranci aveva ordinato la demolizione della nuova antenna ai pini del rosso, dopo aver già firmato un’ordinanza di sospensione lavori, in quanto gli abusi edilizi riscontrati durante il sopralluogo dei tecnici comunali era stati considerati tali da rendere difforme dalle autorizzazioni l’intera costruzione.

Diano Marina, il Comitato Pini del Rosso: “Macchia mediterranea violentata nella sua meravigliosa essenza”

“Il Comitato Pini del Rosso, al fine di completare e depositare il ricorso ad adiuvandum nel giudizio di merito dinnanzi al TAR della Liguria, previsto per il prossimo 22 ottobre 2022, chiamato a decidere sull’impugnazione dell’ordinanza n° 108 del 15 ottobre 2021 afferente la demolizione del nuovo traliccio dei Pini del Rosso ha saputo che il TAR Liguria emetterà una sentenza di cessazione della materia del contendere perchè “la società ha sanato tutto!”.

Tale informazione, oltre a destabilizzare il Comitato e chiunque sia stato informato della notizia, non risulta sufficiente per la valutazione della complicatissima vicenda delle “antenne dei Pini del Rosso” che nel corso del tempo hanno deturpato il patrimonio paesistico ambientale della collina a ridosso tra i Comuni di Imperia e Diano Marina. Oltre ad aver evidenziato gli abusi edilizi sotto il profilo urbanistico e paesaggistico (per cui poi il Comune di Diano Marina ha emesso l’Ordinanza di demolizione nei confronti della Società che ha eretto il traliccio di 47 m), il Comitato e moltissimi privati cittadini hanno esposto alla competente Procura della Repubblica l’estirpazione della macchia mediterranea (querce, pini, ecc…) per far posto alla super antenna in violazione di legge.

Il Comune di Diano Marina, per sua stessa ammissione, è privo del regolamento per il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e non pare aver tenuto in considerazione la mancanza, fondamentale, degli elementi essenziali per l’autorizzazione a costruire che invece, adesso, pare essersi regolarizzata senza che nulla sia stato fatto (se non nel più assordante dei silenzi).

L’Amministrazione di Diano Marina si è dimostrata ciò che scrivemmo il 28 settembre 2021 “miope e sorda alle esigenze di tutela ambientale e alla salvaguardia della salute umana della popolazione residente” (frase che il Sindaco di Diano Marina si sentì in dover di rigettare) perché “da parte nostra c’è sempre stata grande attenzione alla tutela dell’ambiente e alla salute dei cittadini”.

Se è (ancora) così, chiediamo al Sindaco a all’Amministrazione di intervenire andando a verificare gli atti amministrativi e lo stato dei luoghi. Il traliccio è a ridosso delle altre proprietà private, il cantiere è abbandonato, come lo sono una marea di rifiuti presenti, la rete divelta e la macchia mediterranea violentata nella sua meravigliosa essenza!

Diversamente il messaggio che verrà dato è che ai Pini del Rosso, tra Diano Marina ed Imperia è possibile edificare abusando del diritto per poi sanare lo scempio che è visibile a chiunque in totale disprezzo dell’ambiente, della salute e dei cittadini alterando a piacimento lo stato dei luoghi.

Leggeremo con attenzione le ragioni che hanno indotto il Comune di Diano Marina a non resistere al TAR e a ritener sufficienti i motivi che avrebbero “sanato tutto” attendendo anche gli esiti delle segnalazioni alla Procura della Repubblica”.

 

 

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