13 Dicembre 2024 07:23

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13 Dicembre 2024 07:23

Lavoratori frontalieri: riduzione aliquota fiscale, vertici regionali incontrano pensionati beneficiari emendamento. “Grande lavoro di squadra nel segno del sostegno a migliaia di famiglie”

Illustrare il nuovo regime di imposizione Irpef sulle pensioni dei lavoratori frontalieri, in vigore dal 1 gennaio, con una riduzione dell’aliquota Irpef grazie all’emendamento approvato in via definitiva, grazie ad un lavoro di squadra tra FAI, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, l’assessore delegato ai Rapporti con i lavoratori Frontalieri Marco Scajola e la deputata di Noi Moderati Ilaria Cavo.

Questo l’obiettivo dell’incontro che si è svolto questa sera a Ventimiglia nella sede dell’associazione Frontalieri Autonomi Intemeli-Fai con il presidente Roberto Parodi.

L’emendamento prevede infatti che dal 1 gennaio i lavoratori transfrontalieri del ponente ligure che hanno maturato la pensione nel Principato di Monaco abbiano il trattamento pensionistico con un’imposizione sostitutiva delle imposte sul reddito con un’aliquota del 5 per cento anziché del 23%. Un provvedimento che riguarda oggi 8mila pensionati frontalieri liguri e altri 4.500 che andranno in pensione nei prossimi anni.

“Si pone fine ad una disparità e ad una disuguaglianza che vivevano i frontalieri che lavorano sul confine francese quindi soprattutto nel Principato di Monaco – spiega il presidente Totirispetto ad analoghi lavoratori italiani impegnati oltre il confine svizzero. L’applicazione della medesima aliquota fiscale è un atto di equità, prima ancora che un sostegno concreto a famiglie che hanno comunque avuto una vita complessa. Finalmente il Parlamento ha riconosciuto questa equiparazione, grazie al lavoro che abbiamo svolto sia qui sul territorio sia a Roma”.

“Siamo orgogliosi del lavoro svolto – dichiarano l’assessore Marco Scajola e la deputata Ilaria Cavoper arrivare all’approvazione di questo provvedimento che allevia la pressione fiscale sulle pensioni minime di operai, addetti alle pulizie e altri lavoratori, equiparando il trattamento per i nostri 8mila pensionati transfrontalieri liguri a quello previsto dall’ultima legge Finanziaria per chi, allo stesso modo, ha maturato le pensioni in Svizzera”.

Soddisfatto l’assessore Marco Scajola che rimarca: “Un risultato che, ascoltando le esigenze del territorio, finalmente ha equiparato l’imposizione fiscale dei nostri pensionati frontalieri, che lavoravano nel Principato di Monaco, con quelli lombardi che operavano in Svizzera. Si tratta di un aiuto concreto per migliaia di famiglie liguri, che ci siamo impegnati a sostenere fin dal nostro insediamento, con una specifica delega del mio assessorato ai Rapporti con i lavoratori frontalieri. L’approvazione dell’emendamento, dopo anni di azione condivisa con il FAI e con le amministrazioni locali, rappresenta un risultato storico che riempie il cuore di gioia. Il nostro lavoro prosegue, ulteriormente rafforzato dalla costituzione della Consulta regionale dei lavoratori frontalieri”.

“L’emendamento – ricorda Ilaria Cavoè stato condiviso da tutti i relatori di maggioranza ma stato è reso possibile grazie alla forte spinta e alle risorse messe a disposizione dal gruppo di Noi Moderati (6 milioni di euro nel 2024 e 3 milioni di euro nel 2025), che ha sempre come obiettivo il sostegno delle famiglie e in questo caso è voluto venire incontro a quei lavoratori e a quelle famiglie che per una vita hanno varcato il confine per lavorare soprattutto come operai, addetti alle pulizie e che meritavano lo stesso trattamento di altri connazionali di confine”.

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