26 Aprile 2024 11:39

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26 Aprile 2024 11:39

Imperia: allarme di Confedilizia sul Superbonus. “Occorre tutelare chi si è fidato dello Stato. A rischio 5.500 posti di lavoro in Liguria”

In breve: Prato: "Contenere il deficit, ma non a danno di imprese e famiglie italiane"

Il Governo con DL in vigore da venerdì 17 febbraio ha disposto lo stop immediato alla cessione dei crediti e allo sconto in fattura per tutti i bonus edilizi. Senza modifiche sarebbe la fine della moneta fiscale. Il Governo ha subito aperto la discussione con le sigle maggiormente rappresentative dell’immobiliare, oltre all’ABI e ANCE tutte fortemente preoccupati dalle conseguenze del decreto.

Prato: “Contenere il deficit, ma non a danno di imprese e famiglie italiane”

Il 20 febbraio Confedilizia ha portato la voce dei proprietari di casa all’incontro col Governo e l’Agenzia delle entrate ed ha chiesto di affrontare e risolvere anzitutto la questione dei crediti incagliati, giunti alla considerevole cifra di 19 miliardi di euro, che sta creando enormi problemi ai proprietari e ai condominii.

Ai rappresentanti del Governo il Presidente Spaziani Testa ha formulato anche alcune proposte “per attenuare, nella fase transitoria, gli effetti del decreto di giovedì scorso – spostando al 30 aprile la data di inizio del divieto di utilizzo della cessione del credito e dello sconto in fattura – nonché per scongiurare l’eliminazione totale del sistema della cessione del credito, mantenendolo ad esempio per gli interventi antisismici e per quelli di eliminazione delle barriere architettonicheed ha suggerito di “introdurre la possibilità per il beneficiario di trasformare la detrazione fiscale in credito d’imposta, nonché di utilizzare nelle annualità successive le detrazioni non godute nell’anno di riferimento”.

Spiega l’avvocato Paolo Prato Presidente della federazione regionale ligure e di Ape della Provincia di Imperia: “Il blocco delle agevolazioni mette a rischio 5500 posti di lavoro e 800 imprese edili in Liguria. Saranno salvi in ogni caso in ambito superbonus le abitazioni unifamiliari per le quali sia stata presentata la CILAS (comunicazione inizio lavori asseverata) nei tempi previsti e per i condomini si terrà conto della delibera e della CILAS già presentata in termini”.

Conclude Prato: “Con la situazione che si è venuta a creare sino ad oggi mi sento di comprendere lo sfogo degli amministratori di condominio e degli imprenditori edili che hanno, loro malgrado i cantieri fermi e giustamente lamentano che le norme in materia di superbonus sommate a quelle della cessione dei crediti sono cambiate almeno 33 volte come riportato su Italiaoggi.

L’obiettivo del prevedimento è piuttosto chiaro: contenere il deficit. Ma tale risultato non può essere raggiunto a danno delle imprese edili e delle famiglie italiane”.

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