26 Aprile 2024 18:34

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26 Aprile 2024 18:34

Imperia: ecco il “nuovo” porto turistico. Opera da 136 milioni di euro con hotel e residenze di lusso. Presentato il progetto/Le immagini

In breve: Un'opera con un piano economico finanziario da 167 milioni di euro.

Hotel, residenze di lusso, una torre ormeggiatori, lo Yacht Club. Ecco il nuovo progetto del porto turistico di Imperia. Lo ha presentato questo pomeriggio, in consiglio comunale, il Sindaco di Imperia Claudio Scajola, in collaborazione con il Vice Sindaco Giuseppe Fossati. Un’opera destinata a rivoluzionare il fronte mare, con un costo di realizzazione pari a 136 milioni di euro.

Imperia: porto turistico, ecco il progetto di completamento

Claudio Scajola

“Il porto turistico è bloccato da 13 anni. E’ stato oggetto, dal 2010, di innumerevoli discussioni. Prima sulla scelta del porto turistico, poi sulla scelta dell’ubicazione, poi sulla modalità. Queste discussioni, anche da questo consesso, hanno occupato anche i Tribunali della Repubblica. Al di là del merito, sta di fatto che il nostro bacino portuale turistico è rimasto incompiuto, le opere a terra totalmente, le opere a mare in parte incompiute. Questa è la realtà dei fatti. Questo groviglio complesso, difficile da districare, è stato un impegno principale nella accettazione della candidatura a Sindaco nel 2018.

Abbiamo parlato diverse volte del porto in consiglio comunale. Diverse le tappe portate all’attenzione di questo consesso. Oggi si va a concludere questa  travagliatissima situazione in zona cesarini. Grazie al lavoro dell’amministrazione, degli assessori, dei dirigenti, dei funzionari, dei progettisti, della Go Imperia, nella figura del suo presidente e del suo direttore. Con l’impegno precario da parte di tutti i dipenenti che attendevano da tempo che potesse esserci una parola di chiarezza sul futuro del porto.

Un argomento, quello del porto, che ha interessato anche i cittadini, che hanno visto questo spettacolo di un’opera non finita che andava in decadenza, con una manutenzione ridotta al minimo. Va ricordato, infatti, che il porto è andato avanti con una concessione annuale limitata alla normale manutenzione per non far decadere il valore dell’opera.

Subito dopo il suo insediamento, questa amministrazione, nel consiglio del 20 dicembre del 2018, si occupò subito di deliberare gli indirizzi del porto turistico di Imperia. Ci siamo dati un obiettivo principale, ovvero l’affidamento diretto in house, senza apporto del privato. Abbiamo fatto poi i successivi atti.

Abbiamo concluso la procedura di incameramento dei beni del porto turistico, ottenendo dal Demanio che fossero incamerate non solo le opere ultimate, ma sostenendo la tesi che anche le opere non ultimate fossero un patrimonio che lo Stato non poteva perdere. Questa linea ha portato a fare giurisprudenza su questo tema. Sono state incamerate tutte le opere, anche quelle non ultimate.

Senza questo passaggio non si sarebbe potuto andare avanti. Senza un piano finanziario non sarebbe stato in piedi con l’obbligo di utilizzare risorse esterne. Lo dico ai pochi che non sanno di diritto, di buon senso, e pensano di risolvere la questione del porto facendo solo dichiarazioni fasulle e non fatti.

Riteniamo che questo piano economico finanziario sia migliorativo, per il porto, rispetto al precedente, anche alla luce del cambiamento degli ultimi anni. Abbiamo aggiunto anche l’allungamento della durata della concessione, a 65 anni.

Per procedere alla concessione è stato necessario allegare al piano finanziario tutta la documentazione urbanistica-edilizia. Da inserire e far combaciare con il piano finanziario economico. Anche qui abbiamo faticato e si è riusciti a fare un progetto di notevole valore.

Abbiamo poi definito 400 contenziosi su cui abbiamo lavorato e stiamo ancora lavorando.

Noi con oggi ci portiamo avanti concludendo questa fase, approvando la variante urbanistica. Dopo l’approvazione di stasera noi dovremmo fare ulteriori passi. In questa fase di vacatio noi avremo tutto il tempo di guadagnare, perche con l’approvazione del piano scatterà la pubblicazione di 75 giorni. Il prossimo Sindaco, la prossima amministrazione, non avranno perso tempo e potranno al primo consiglio esaminare le osservazioni poste dai cittadini di fronte alla pubblicazione del nostro progetto”.

Il progetto del porto turistico

Sei lotti

  • Via Scarincio-Calata Anselmi
  • Calata Anselmi
  • Autorimessa interrata
  • Hall del mare, Yacht Club, Banchina San Lazzaro
  • Molo San Lazzaro
  • Pontile Z-G

Opere a scomputo

  • Copertura rio Baitè
  • Pista Ciclopedonale
  • Rotatoria per viabilità
  • Terrazza Panoramica
  • Ponte sul torrente Impero (Passerella dell’Energia)

Giuseppe Fossati

“Prendo la parola con una certa emozione. Mi ricordo molto bene nei primi anni 2000, al mio primo mandato come consigliere comunale partecipai con convinzione all’approvazione del progetto del porto turistico. Ero convinto e fiero di quello che stavo facendo, come lo sono ora, si stava costruendo il futuro della città. Poi conosciamo la vicenda com’è andata, quel progetto fu fermato, con grave danno per la città, quel porto si arenò ed è stato necessario qualche mandato e l’arrivo del Sindaco Scajola per riprendere in mano quella pratica, tirarla fuori dalle secche e farla ripartire. Per questo è con grande emozione e orgoglio che intervengo oggi, è un onore poter presentare questa pratica e ringrazio il sindaco per questa possibilità.

Si parte da lontano, la prima deliberazione del consiglio regionale che approvò il piano regolatore portuale era del 2002, nel 2003 l’approvazione del progetto preliminare. Il progetto definitivo è stato approvato nel 2006, lo stesso anno la concessione demaniale. La variante nel 2009. Poi si arrivò alla decadenza della concessione demaniale e al blocco dei lavori nel 2014. Quindi sono 10 anni che il porto è fermo.

Abbiamo dovuto riprendere in mano questa pratica molto complicata, che questo lasso di tempo ha portato alla decadenza di tutti i titoli urbanistici e demaniali relativi. Sono stati fatti tutti i passaggi di incameramento delle opere fatte e finite e anche di quelle non ultimate, cosa che ha fatto giurisprudenza. Siamo al punto di ripartire e mettere un punto fermo dal punto di vista urbanistico. Lo strumento urbanistico attuativo, con la variante del 2009 è decaduto, perchè dura 10 anni.

Si è giunti alla conclusione che la normativa prevede che qualsiasi progetto che non sia conforme o allineato con le previsioni dello strumento urbanistico attuativo, diventato oggi norma di piano, debba prevedere una variante urbanistica. C’è qualche differenza che noi riteniamo significativamente migliorativa.

Sono passati quasi 20 anni dall’inizio della procedura e l’esperienza ha insegnato che alcune scelte a suo tempo non erano corrette.

La variante cosa prevede?

  1. Innanzitutto la realizzazione di una struttura alberghiera di 19 mila metri cubi, un albergo a 5 stelle. Visto il sito di grande pregio, quindi la Go Imperia ha motivo di ritenere, con le indagini di mercato che ha fatto, che un albergo di lusso ha motivo d’essere e può avere un grande ritorno economico per la città di Imperia, che è socio unico della Go Imperia. Il progetto precedente non prevedeva alberghi dell’area portuale.
  2. La riduzione significativa dei volumi commerciali. Prima erano previsti volumi molto importanti, ora si passa da 35 mila metri cubi a 7 mila metri cubi. Si prevedono negozi di 50 mq modulabili in due o più lotti, si venderanno prodotti legati alla vita portuale e nautica.
  3. L’eliminazione dei volumi della cantieristica. Erano previsti più di 40 mila metri cubi. Si è ragionato molto sulla possibilità e l’analisi della Go Imperia fatta ha portato a ritenere di eliminare questo grande volume, che avrebbe avuto un grande impatto paesaggistico e ambientale del porto, salvo poi rivedere successivamente e prevedere piccoli volumi funzionali. L’attività cantieristica oggi come oggi non ha più bisogno di grandi volumi come un tempo. Credo che sia un passaggio positivo.
  4. L’introduzione delle residenze dei Corpi dello Stato. Un altro passaggio positivo. Riteniamo importante prevedere un’adeguata collocazione alla residenze destinate agli appartenenti ai corpi dello stato.
  5. Si va a intervenire con delle variante tecniche, determinata dall’esperienza pratica della Go Imperia sull’organizzazione dei posti barca. In via Scarincio i pontili arriveranno fino alla banchina. Si va a eliminare il pontile danneggiato dalla mareggiata del 2018, per creare due posti barca di grandi dimensioni (80-90 metri) che è quello che richiede il mercato. Queste barche ci sono e cercano collocazione, quindi ci sarebbe un ritorno importante.
  6. Si interviene sulla viabilità, se non c’è una viabilità adeguata non funziona il servizio. Ora la pavimentazione è spaccata.
  7. Altra variante molto importante è il collegamento tra via Scarincio e Calata Anselmi. Una continuità e un collegamento del porto con la città ancora più evidente.

Sono previste opere a parziale scomputo. Le opere hanno un valore molto superiore rispetto agli oneri di urbanizzazione che dovrebbe pagare la Go Imperia, che sono circa meno di 3 milioni di euro, mentre farà opere per 9 milioni di euro: il ponte, la rotonda e la torre intorno alla ciminiera del depuratore.

Complessivamente, il volume totale scenderà quindi da 101 a 55 mila metri cubi, verrà quasi dimezzato. Ho letto sui giornali che ci sarà una colata di cemento sul porto, è il contrario. I volumi commerciali scenderanno da 32 mila a 7 mila, ci sarà l’hotel di 19 mila metri cubi che prima non c’era, ci saranno i corpi dello stato che prima non c’erano. I volumi residenziali erano circa come quelli previsti, 22 mila metri cubi.

C’è una variante alla norma urbanistica, l’adozione della variante è di competenza del Consiglio Comunale. Se oggi verrà approvata verrà pubblicata e qualsiasi cittadino potrà fare le osservazioni, si dovrà tornare in consiglio per rispondere ad eventuali osservazioni e dopodichè verrà inviata in Regione che dovrà approvare o meno la variante.

Credo sia un passaggio condiviso da tutti. La stragrande maggioranza degli imperiesi è convinta che il futuro della nostra città passa anche dal porto turistico. Abbiamo ripreso la pratica con pazienza, lavorando con impegno per ricostruire le file interrotte. Credo che ci sia la possibilità di andare avanti spediti e dare un futuro alla nostra città”.

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