28 Aprile 2024 02:49

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28 Aprile 2024 02:49

Imperia: la Corte dei Conti promuove il Comune per l’assorbimento del disavanzo. Invito all’attenzione per contenziosi e mutui/La relazione

In breve: L'analisi riferita al 31 dicembre 2022 fa emergere un disavanzo di oltre 9, 5 milioni di euro. Diminuite le spese per gli asili e aumentate quelle per gli organi politici

La Corte dei Conti nella sua relazione sul Comune di Imperia conferma “un andamento positivo del Piano, che ha sinora consentito al Comune di Imperia di procedere all’assorbimento di quote di disavanzo in misura superiore a quanto previsto dal Piano stesso”.

L’analisi riferita al 31 dicembre 2022 fa emergere un disavanzo di oltre 9, 5 milioni di euro. Diminuite le spese per gli asili e aumentate quelle per gli organi politici

I giudici contabili hanno accertato “il sostanziale conseguimento, da parte del Comune di Imperia, al 31 dicembre 2022, degli obiettivi finanziari intermedi programmati nel Piano di riequilibrio finanziario pluriennale”, ma hanno comunque richiamato l’Amministrazione comunale “a prestare particolare attenzione, per il futuro, ai seguenti profili: I) andamento delle misure di riequilibrio che non stanno generando i risultati finanziari attesi; II) congruità degli accantonamenti per il contenzioso; III) impatto derivante dalla dilazione temporale degli oneri correlati all’estinzione del debito conseguente alle rinegoziazioni dei mutui”.

Il Piano di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Imperia era stato approvato dal Consiglio comunale il 22 febbraio 2019 e ha ricevuto l’approvazione, con prescrizioni, della Corte dei Conti. Il Piano avrà durata fino al 2027. Nella loro relazione i giudici contabili hanno tenuto conto degli effetti negativi dell’emergenza Covid 19 e del rincaro dei costi per l’energia.

Il Piano di riequilibrio del Comune di Imperia è volto a ripianare un disavanzo complessivo pari a euro 18.099.399 2 (di cui euro 10.367.860 a titolo di disavanzo da Piano di riequilibrio, euro 1.534.346 da riaccertamento straordinario residui ed euro 6.197.193 derivanti da riaccertamento straordinario, da ripianare secondo un cronoprogramma decennale.

I due disavanzi da riaccertamento straordinario, per un valore complessivo di euro 7.731.539, presentano un programma di ripiano che si protrae fino all’esercizio 2044 (n. 27 annualità).

La Corte dei Conti ha evidenziato che “secondo le rilevazioni definitive riferite a fine esercizio 2022, i benefici finanziari dei vari interventi si sono effettivamente prodotti per euro 3.012.618,92, determinando un maggior recupero di risorse ai fini del riequilibrio, rispetto a quanto a suo tempo preventivato, di euro 437.930,85. Tale maggior recupero non tiene conto delle somme incassate a titolo ristoro per l’emergenza epidemiologica/energetica – sopra rappresentate con separata colonna – pari a ulteriori euro 999.221,41″.

“La principale causa dello scostamento positivo è ascrivibile alle maggiori entrate registrate con riferimento alle misure relative all’aumento TOSAP e alla gestione parcheggi, nonché alla considerevole riduzione di spesa per la gestione del personale, che ha portato a un maggiore risparmio di euro 1.508.286,82 rispetto alle attese”. 

Da notare, fra i tagli apportati alle spese, anche quello per Asili nido e altri servizi socioeducativi”: nel 2022 la spesa per questi servizi è stata di euro 1.857.312,43 (impegnato al netto dei contributi e della quota di fondo di solidarietà) a fronte del dato 2018 di euro 2.326.200,44, con una riduzione pari a euro 468.888.  

Di contro, le Spese per organi politici istituzionali” nel 2022hanno registrato un notevole incremento, passando da euro 307.086,16 nel 2021 a euro 566.974. Scrive la Corte dei Conti: “Tale importo, oltre a risultare più elevato delle previsioni del Piano (euro 350.000), non è integralmente compensato dalla quota di incremento della spesa rimborsata dallo Stato, pari a euro 162.385,90, come da certificazione presentata dall’Ente. Al riguardo, il Comune ha trasmesso una nota datata 7 luglio 2023, in cui si specifica che:gli incrementi delle indennità per gli amministratori sono stati applicati in attuazione a quanto disposto dall’art. 1, c. 583-587, della Legge 234 del 2021, le cui maggiori spese vengono rimborsate dallo Stato”.

La Corte dei Conti ha accertato che “Secondo i dati attestati dall’Amministrazione con il parere positivo del collegio dei revisori, il Comune di Imperia, alla fine del 2022, consegue un risultato nominale di amministrazione di euro 35.285.624,82, nell’ambito del quale, dopo l’applicazione delle varie quote accantonate, vincolate e destinate agli investimenti, emerge un disavanzo in termini di parte disponibile negativa di euro 9.550.713,17″.

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