26 Aprile 2024 15:11

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26 Aprile 2024 15:11

IMU AGRICOLA. L’INCONTRO TRA CIA E AGRINSIEME E IL PREFETTO DI IMPERIA SILVANA TIZZANO /I DETTAGLI

In breve: Ieri pomeriggio, martedì 17 febbraio, alle ore 17.00 si è tenuto il primo incontro dei rappresentanti della CIA e di Agrinsieme col Prefetto di Imperia.

prefettura imu agricola

Imperia. Ieri pomeriggio, martedì 17 febbraio, alle ore 17.00 si è tenuto il primo incontro dei rappresentanti della CIA e di Agrinsieme col Prefetto di Imperia. All’incontro erano presenti anche i rappresentati dei Comuni interessati alle modifiche introdotte col D.L. n° 4/2015 in materia di IMU agricola.

Hanno preso parte all’incontro, oltre al Presidente della CIA di Imperia Stefano Roggerone e a Roberto Aprosio dell’Unione Provinciale Agricoltori, gli assessori Guido Abbo e Maria Teresa Parodi del Comune di Imperia, Giovanni Danio Sindaco di Dolcedo, Antonio Fimmanò Sindaco di Soldano, Roberta Guglielmi Sindaco di Vallebona, Luciano Biancheri Sindaco di S. Biagio della Cima, Riccardo Fazio assessore del Comune di Diano Arentino e Sara Cerato assessore del Comune di Terzorio.

L’incontro si è reso necessario a causa delle modifiche che hanno sostituito la precedente mappatura dei Comuni esenti e inserito nuovi territori fra quelli assoggettabili all’imposta.

L’iniziativa in Prefettura si inserisce all’interno della mobilitazione nazionale che la categoria agricola ha indetto per sensibilizzare il Governo e le Istituzioni territoriali sulla grave sperequazione che questa imposta introduce nel già complicato ed oneroso panorama dei tributi locali.

L’IMU è un’imposta profondamente iniqua perché di fatto è una patrimoniale che va a colpire indiscriminatamente soggetti con situazioni patrimoniali e reddituali tutt’altro che fiorenti e che soprattutto nella nostra provincia, a causa della ingiusta quotazione degli estimi catastali, coinvolge pesantemente la proprietà fondiaria locale costretta a contribuire in termini di gettito in maniera sproporzionata rispetto al resto del Paese.

Di queste gravi problematiche si sono fatti portavoce i rappresentati di categoria chiedendo un impegno concreto al rappresentante locale del Governo affinché, in sede di conversione in legge del decreto, vengano apportate le giuste modifiche che tengano conto delle sperequazioni che si sono venute a creare.

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