26 Aprile 2024 02:00

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26 Aprile 2024 02:00

“A IMPERIA NESSUNA PROGETTUALITÀ, TUTTO È LASCIATO AL CASO”. LO SFOGO DI FIORENZO RUNCO DIRETTORE ARTISTICO DEL VIDEOFESTIVAL /LA LETTERA

In breve: Questa una parte della lettera inviata alla redazione di ImperiaPost, dal direttore artistico del Video Festival Imperia, Fiorenzo Runco.
Fiorenzo Runco
Fiorenzo Runco

Imperia. “Oggi leggo questa intervista dell’amico Stefano Senardi e mi rendo finalmente conto, con mio grande sollievo, che il trattamento di cui lamenta Stefano è lo stesso riservato al Video Festiva. Sollievo nello scoprire che siamo tutti uguali, grandi e piccoli, tutti nella stessa barca. Questa una parte della lettera inviata alla redazione di ImperiaPost, dal direttore artistico del Video Festival Imperia, Fiorenzo Runco, a seguito dello sfogo del discografico di fama internazionale Stefano Senardi, per le condizioni in cui versa la cittàEcco il testo completo:

“Oggi leggo questa intervista dell’amico Stefano Senardi e mi rendo finalmente conto, con mio grande sollievo, che il trattamento di cui lamenta Stefano è lo stesso riservato al Video Festival. Sollievo nello scoprire che siamo tutti uguali, grandi e piccoli, tutti nella stessa barca.

In un attimo però il sollievo svanisce per lasciare il posto all’amarezza. Nel caso del Video Festival, mi volto e vedo un lavoro ininterrotto di dieci anni. Abbiamo veicolato il nome di Imperia in oltre 130 nazioni, di noi hanno parlato Tv e giornali in tutta Italia e all’estero, siamo stati per tre anni tra i dieci festival più importanti al mondo, dichiarati tali dall’UNESCO, per la “Salvaguardia e la Diffusione delle Diversità Culturali”, abbiamo ospitato ad Imperia grandi personalità del cinema e della Tv. In dieci anni abbiamo organizzato più di cinquanta eventi collaterali, abbiamo coinvolto associazioni, enti pubblici e privati, scuole, ristoranti, alberghi ed esercenti. Il tutto sempre gratis, ma con spese esorbitanti e contributi equiparabili ad elemosina.

Per il decennale avremmo potuto varare il Primo Video Festival Film Market. Quaranta stands di settore televisivo e cinematografico in Calata Cuneo per cinque giorni. Cinque spettacoli dal vivo nell’area spettacoli denominata Video Festival Bar, tutto gratis oltre ai tradizionali cinque giorni di festival in sala con le proiezioni, le collaterali e il Gran Gala finale. Abbiamo in mano una delibera del 28 novembre 2014 che ci autorizza a procedere salvo una possibile concomitanza sportiva. Attendiamo il via libera. Fino a gennaio nessuno sapeva della concomitanza. Alla fine viene fuori che l’evento sportivo non ci sarà. Troppo tardi per organizzare il villaggio di stand. Saltato anche quello.

Chiediamo il Teatro Cavour per aggiungere la domenica del 26 aprile ai festeggiamenti del decennale. Avremmo organizzato gratuitamente una serata con i comici di Zelig per coinvolgere quella parte di città non interessata dal festival. Il Teatro ci viene concesso. Poi ci viene tolto. Disdiciamo tutto. Poi ci viene nuovamente concesso. Troppo tardi anche per questo.

Ora mancano 47 giorni all’inizio del decennale del Video Festival, abbiamo in mano una promessa di contributo da parte del Sindaco. Chiediamo più volte agli Uffici che questa promessa possa concretizzarsi in certezza scritta. Quei soldi servirebbero per rimborsare le spese di grandissimi personaggi del cinema che avremmo potuto far intervenire. La certezza tarda ad arrivare e più passa il tempo più la manifestazione si sta ridimensionando, da evento internazionale fino a giungere alla solita porcheria provinciale. Che peccato. Che amarezza. Come comprendo lo sfogo di Stefano Senardi.

Io non ce l’ho con l’Amministrazione Comunale, che fino ad oggi ha fatto il possibile per mantenere in vita il nostro festival. Quello che vedo è però un lassismo generalizzato, la non considerazione per il lavoro svolto. Non esiste progettualità, non c’è programmazione. Tutto è lasciato al caso. Gli Uffici preposti non sono al corrente di nulla.

Così non si va da nessuna parte. Quel poco che abbiamo andrà inesorabilmente perso, vanificando la voglia, le energie e il tempo di chi ancora ci mette la faccia per questa, tutto sommato, bellissima città.”

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